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di  Massimo Reina

E anche stavolta siamo qui. A piangere una donna uccisa, con la faccia spalmata sui social, le candeline, i minuti di silenzio, le panchine rosse ripitturate da qualche assessore in vena di selfie e buone intenzioni. Ci indigniamo — per uno, due giorni massimo — poi tutto torna come prima. Fino al prossimo femminicidio. E via con il replay.

 

di  Monica Vendrame

È un pomeriggio che sa di tempesta a Genova. Il vento del cambiamento ha investito Bogliasco, portando con sé un misto di amarezza e quel barlume di speranza che solo chi ama la Sampdoria sa riconoscere tra le nuvole. A sei giornate dalla fine, con la salvezza appesa a un filo, la società ha deciso di voltare pagina: addio a Leonardo Semplici, Pietro Accardi e Giuseppe Colucci. Un addio sofferto, ma necessario, dopo una stagione che ha lasciato cicatrici profonde nel cuore blucerchiato.

 

di  Filippo Vagli

Si è aperta nel segno della grande pallavolo la semifinale dei Playoff Scudetto SuperLega Credem Banca, con due sfide di altissimo livello che hanno regalato emozioni e colpi di scena agli appassionati. Nella prima delle due partite, quella disputata sabato 5 aprile, la Sir Susa Vim Perugia ha dominato la Cucine Lube Civitanova, imponendosi con un secco 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) al PalaBarton.

 

di  Monica Vendrame

Era appena passata mezzanotte quando la festa per il compleanno di Giovanni Massaro, 22 anni, operaio di Torricella, si è trasformata in tragedia. Sulla provinciale 110, tra Lizzano e Faggiano (Taranto), un’auto fuori controllo ha stroncato quattro giovani vite: oltre a Giovanni, alla guida della Fiat Idea, sono morti Paolo Marangi, 19 anni di Sava, e due ragazze di 16 anniGiorgia Narducci di Torricella e Anita Di Coste di Manduria.

 

di  Massimo Reina 

Mentre Bruxelles sprofonda in una crisi d’identità che nemmeno Freud saprebbe diagnosticare, a Milano oggi si è alzata una voce fuori dal coro del gregge atlantista: la manifestazione promossa da Marco Rizzo e Francesco Toscano, aperta “a tutti gli italiani” – quelli veri, indipendentemente dalle proprie idee politiche, non i passivi consumatori di propaganda – e chiusa, finalmente, alle bandiere di partito. Perché quando si lotta contro il Leviatano tecnocratico che ha sostituito il concetto stesso di sovranità con quello di sottomissione, non servono simboli, ma coscienza.