Volontari forzati: vite spezzate in una guerra senza fine
di Monica Vendrame
C’è un paradosso che attraversa l’Europa come una crepa profonda. Da un lato, un continente che si vanta di essere culla di diritti umani e solidarietà; dall’altro, una macchina politica che sembra aver dimenticato il valore delle vite che dovrebbe proteggere. Mentre la Grecia veniva lasciata affondare nella crisi, con il suo popolo vessato, umiliato e condannato a pagare un debito per generazioni, oggi l’Europa non esita a stanziare 170 miliardi per sostenere l’Ucraina, con la prospettiva di aggiungerne altri 800 per il riarmo. Una disparità che fa riflettere: perché alcune vite valgono più di altre?