Se a un carabiniere è impedito di servire e proteggere: il caso di Luciano Masini
di Massimo Reina
Immaginate la scena: un giovane di 23 anni, armato di coltello, seminando il terrore in una cittadina della tranquilla provincia italiana. Quattro persone accoltellate, ferite, sotto shock. Un Capodanno che per loro non sarà mai più lo stesso, segnato per sempre dal sangue e dalla paura. Arriva un carabiniere, Luciano Masini, comandante della compagnia di Villa Verucchio. È il suo mestiere: proteggere e servire. Interviene, estrae l’arma e spara, uccidendo l’aggressore e mettendo fine alla furia omicida. Un intervento che ha probabilmente evitato altre vittime. Un’azione necessaria, dettata dalla legge e dal buon senso.