Portofino, in provincia di Genova, è un borgo di mare costruito attorno ad una baia. La sua particolarità è rappresentata dalle case alte colorate, addossate al porticciolo e alla caratteristica piazzetta.
Tutto il territorio fa parte del Parco Naturale Regionale di Portofino, caratterizzato da selvagge scogliere, piccole insenature, grotte e solitarie spiaggette, in gran parte raggiungibili solo dal mare. Da visitare le incantevoli stradine che portano alla piazza ed al molo, il Castello di Browm, la Chiesa di San Giorgio che offre un bel panorama del borgo. Imperdibile è la passeggiata, sovrastante la scogliera a picco sull’acqua, che conduce al Faro. Quest’ultimo, attivo dal 1910, oltre ad essere una guida fondamentale per i naviganti, è un luogo di avvistamento di cetacei, in particolare delfini e occasionalmente balene. Inutile dire che la vista è davvero impagabile.
Bambini di una colonia estiva in posa con le loro maestre per la foto ricordo, con la bandiera italiana e l'immancabile saluto "romano" in uso all'epoca. Era il 6 luglio del 1935, giorno in cui Mussolini giunse a Paestum per visitare il Parco Archeologico.
Arroccato sul colle Cidneo, oggi rappresenta uno dei tanti polmoni verdi della città e un grande richiamo turistico
diLorenzo Ugolini
È tra i più importanti complessi fortificati d’Italia, dove ancora oggi si possono leggere i segni delle diverse dominazioni che ha visto nei secoli. Il Castello è sempre stato una fortezza militare, il protagonista indiscusso della storia bresciana, ha visto nei secoli avvicendarsi al proprio interno guarnigioni e truppe di terre e dominazioni differenti, da quelle veneziane a quelle francesi, sino a quelle asburgiche dell’Ottocento.
GRIMALDI (Cs) - Tra le foto ingiallite dal tempo come in un libro antico impolverato e custodito in biblioteca, è possibile ritrovare vecchi ricordi che a volte infondono gioia o rigano di lacrime il viso dell’osservatore, suscitando in esso emozioni che riportano alla memoria avvenimenti o luoghi cullati dall’oblio. Le vecchie foto sono oggetti delicati che contengono scatti di vita di chi ci ha preceduto e che ci permettono di tuffarci nel passato, facendoci rivivere come attraverso una macchina del tempo che ci riporta indietro all’epoca degli scatti, quei momenti che hanno caratterizzato la quotidianità o eventi particolari.
“Le contadine nell'estate vestono una camicia, corpetto, sottana, grembiule e fazzoletto sul collo, nudi i piedi e la testa. D'inverno sul corpetto aggiungono un giubbone a lunghe maniche e sulla testa portano un panno bianco o vario colore che chiamano 'tovaglia', piegato artisticamente a mo' di cappuccio che copre anche le guance e il collo, come le ciociare romane, e calzano delle scarpe”. Appunti di storia del Cilento - A.La Greca
L’abbigliamento nei giorni di festa non era molto diverso: via il grembiule, gonna lunga fino ai piedi, la camicia e il copricapo di colore bianco.