Colors: Purple Color

 

di Adelaide Baldi

“Le contadine nell'estate vestono una camicia, corpetto, sottana, grembiule e fazzoletto sul collo, nudi i piedi e la testa. D'inverno sul corpetto aggiungono un giubbone a lunghe maniche e sulla testa portano un panno bianco o vario colore che chiamano 'tovaglia', piegato artisticamente a mo' di cappuccio che copre anche le guance e il collo, come le ciociare romane, e calzano delle scarpe”.  Appunti di storia del Cilento - A.La Greca

L’abbigliamento nei giorni di festa non era molto diverso: via il grembiule, gonna lunga fino ai piedi, la camicia e il copricapo di colore bianco.

 

 

di Grazia Greco

Vi appassionano i fantasmi? Io ne sono affascinata, nonostante la mia indole non troppo coraggiosa. Sin da bambina mi affascinavano le storie dei così detti spiriti, perché allora così venivano chiamati dalle nostre mamme e nonne, al punto che era l’unico modo per riuscire a tenermi un po’ ferma, essendo una bambina alquanto vivace. Tuttora mi affascinano le storie soprannaturali, i luoghi incantati con strane presenze. I castelli sono da sempre stata la mia attrazione preferita e avendo il privilegio di vivere in una regione che ne è ricca, il Piemonte, ne ho visitati diversi, attratta dal particolare fascino che ognuno di loro esercita su di me. In questo mio modesto scritto, voglio omaggiare i lettori della storia di un bellissimo maniero, che solo di recente ha avuto la meritata resurrezione, e che ho avuto la fortuna di conoscere grazie all’amicizia che mi lega ai suoi straordinari proprietari, i Tamietto che nel 1999 hanno acquistato il maniero, in evidente stato di degrado e di devastazione. Ma perché proprio il castello di Piea? Per poter proseguire nel racconto, ritengo opportuno fare una piccola digressione sulla misteriosa storia che si cela dentro le sue mura. Piea è un incantevole borgo di seicento abitanti, circondato dalle verdi colline del basso Monferrato astigiano, ed è proprio da qui, dalla piazza principale del borgo, che, varcato un possente cancello, il maniero appare in tutta la sua imponenza, circondato da un parco di rara bellezza.

 

di Adelaide Baldi

Grazie alle migliori condizioni di vita rispetto al passato, e alle automobili che molte  famiglie benestanti posseggono, le spiagge d’Italia negli anni ’30 si popolano sempre di più, soprattutto la domenica. In quegli anni anche la spiaggia di Pioppi, fino ad allora sconosciuta, vede i suoi primi bagnanti. Il turismo balneare, però, inizia ad essere parte integrante della vita di quasi tutti gli italiani solo dopo la seconda guerra mondiale, dopo i faticosi anni della ricostruzione.  

 

 

di Adelaide Baldi

Sulla vetta del monte Gelbison, a 1707 metri di altezza s.l.m., nel cuore del Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni, si respira un’aria frizzantina anche nei giorni più caldi di agosto e lo sguardo si perde nella bellezza del panorama a 360 gradi. Sono visibili i monti Allburni e i monti Picentini, il monte Bulgaria e il monte Cervati, il golfo di Salerno e quello di Policastro, e nelle giornate più limpide le Eolie, lo Stromboli, Ischia, Capri, il Vesuvio e la costiera amalfitana. 

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