IL COMMENTO - Femminicidi: la strage annunciata che non vogliamo fermare
di Massimo Reina
E anche stavolta siamo qui. A piangere una donna uccisa, con la faccia spalmata sui social, le candeline, i minuti di silenzio, le panchine rosse ripitturate da qualche assessore in vena di selfie e buone intenzioni. Ci indigniamo — per uno, due giorni massimo — poi tutto torna come prima. Fino al prossimo femminicidio. E via con il replay.