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di  Paolo Russo

In un panorama mediatico sempre più omologato e dominato dalle logiche del profitto, l'emittente padovana RadioGamma5 emerge come un faro di autenticità e resistenza.

Questa radio, animata da una schiera di volontari spinti unicamente dalla passione e dall'ideale, ha scelto di rinunciare a laute sponsorizzazioni pur di mantenere una linea editoriale libera, dedicata alla divulgazione di informazioni e iniziative senza filtri commerciali. Per i suoi speaker, il vero "riconoscimento" non è economico, ma la possibilità di esprimere, attraverso il microfono, i valori in cui credono.

È in questo fertile terreno di libertà espressiva e impegno civico che ha preso forma spontaneamente l'associazione "I Fiumi di Jane". Nata dalla volontà di artisti, performer, registi, poeti, scrittori e musicisti, l'associazione si propone di veicolare un messaggio potente: l'arte come denuncia dell'appiattimento sociale e come strumento per riscoprire l'autenticità individuale.

sede radiogamma5

 

La Dignità della Poesia e l'aggregazione urbana

"I Fiumi di Jane" pone al centro del suo statuto la dignità della poesia come stile comunicativo essenziale. La poesia, per sua natura, favorisce l'espressione più vera e profonda degli individui. Ma l'associazione non si limita alla teoria: i suoi poeti si ritrovano nei parchi delle città, trasformando luoghi verdi e pubblici in inaspettati centri di aggregazione e scambio sociale, riportando l'arte, la natura e il dialogo nel tessuto quotidiano.

 

ritrovo al parco vita

 

La Poesia come esplorazione dell'Essere e rifugio dalla saturazione

L'associazione mira specificamente a un'aggregazione intergenerazionale, coinvolgendo poeti junior, bambini e genitori, anziani. L'intento è trasformare la poesia in un percorso di esplorazione della natura umana, in cui lo stile comunicativo dei bambini non è solo un punto di partenza, ma diventa quasi il fine ultimo della ricerca stessa.

"I Fiumi di Jane" propongono una saggezza che non si traduce in certezze, ma nella capacità di ammettere a se stessi la propria impotenza, e in questa "rassegnazione" lucida, si recuperano le possibilità dell'essere. Questo approccio si pone in netta controtendenza rispetto a una realtà in cui l'espressione emotiva è stata mercificata, trasformata in "informazione" per creare un piacere effimero, lontano dall'inclinazione naturale e soggettiva dell'individuo. La poesia, in questo senso, è un atto di resistenza: un modo per recuperare una propria centratura all'interno di un mondo saturo di stimoli. Imparando dalla libertà espressiva dei bambini e allo stesso tempo nutrendo il loro animo di speranza, l'associazione lancia un messaggio cruciale: ci sarà sempre posto per un desiderio scevro dai condizionamenti del marketing e del capitalismo.

Con l'obiettivo ambizioso di portare il loro messaggio nei luoghi cruciali della società, "I Fiumi di Jane" mira a entrare nelle cliniche psicologiche e psichiatriche e nelle scuole, toccando così i contesti fondamentali di cura e formazione. L'assunto è che solo favorendo la comunicazione tra gli individui e quindi aprendo la comunicazione all'arte si può andare oltre il bisogno esclusivo di protocolli di cura, modelli teorici e alle rigidità dei programmi didattici. Presso la sede radio, inoltre, vengono organizzati gruppi di studio volti a elaborare soluzioni concrete per l'ideale che si prospetta: una società meno "tossica" e più consapevole.

L'Associazione, il cui statuto sarà registrato a fine anno, si prospetta come un'entità itinerante, con una sede fisica in arrivo e una rete di collaborazioni già attive, decisa a muoversi nel territorio per diffondere il suo messaggio.

 

 Michele e Anita

 

"Opera": La Grande Opera Alchemica di Frabolo

Un momento emblematico per "I Fiumi di Jane" sarà l'esibizione del rapper Frabolo (Francesco Bolognesi), in programma in sede radio il 29 novembre. Questo evento non è solo un concerto, ma segnerà simbolicamente la nascita ufficiale dell'Associazione.

Frabolo, rapper toscano di Cecina attivo da anni, presenterà il suo ultimo album, "Opera". Un titolo che evoca l'"Opus Magnum" dell'alchimia: il percorso di trasformazione della materia grezza (il piombo) nella pietra filosofale (l'oro). Frabolo utilizza questa metafora per riflettere sulla vita e sull'individuo, suggerendo che la vera "Opera" sia l'anima umana in continuo cammino di crescita interiore.

Il disco, scritto, prodotto e registrato interamente dall'artista, è un flusso di coscienza poetico, un'esperienza musicale che va oltre il semplice ascolto. Attraverso 16 brani, Frabolo non si limita a denunciare le ingiustizie e le contraddizioni di una società che mina la nostra umanità, ma offre anche prospettive di cambiamento e la necessità di riscoprire l'amore.

 

Frabolo

Muovendosi tra introspezione profonda e riflessioni universali, il rapper trasforma il dolore personale, la gestione delle paure e la ricerca di sé in un messaggio di luce che unisce, ispira e libera. Con immagini intense, dalla "pioggia fitta" agli "specchi che diventano ponti tra anime", la title-track "Opera" è un esempio calzante di come ogni parola sia scelta con cura maniacale, trasformando la canzone in un rifugio e in un invito a guardarsi dentro.

L'appuntamento del 29 novembre alle 21 nella storica sede di RadioGamma5 non sarà solo un evento musicale, ma l'unione perfetta di due realtà: una radio che crede nella libertà della parola e un'associazione, "I Fiumi di Jane", che combatte l'appiattimento con l'arte e la poesia. Un segnale forte che, a Padova e oltre, l'anima umana è ancora la "Grande Opera" che vale la pena di difendere.

 

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