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di  Monica Vendrame

C’è una data, nel nostro calendario civile, che ha il potere di dividere e di unire, di scaldare gli animi e, insieme, di far riflettere in silenzio: è il 25 aprile, la Festa della Liberazione. C’è chi la vive come un rito stanco, chi la contesta apertamente, chi la celebra con le lacrime agli occhi. Ma dietro ogni bandiera, ogni coro, ogni polemica, c’è una verità che resiste: l’Italia ha scelto la libertà. E lo ha fatto nel momento più buio.

 

di Massimo Reina

In Italia, ogni 25 aprile, si compie un miracolo laico. Per un giorno intero, anche chi ha firmato le peggiori restrizioni delle libertà individuali si mette la spilla rossa al petto, si finge partigiano, cita Sandro Pertini, intona “Bella Ciao” con l’intonazione di un frigorifero rotto, e si fa fotografare sotto qualche busto di bronzo mentre pontifica su libertà, diritti e antifascismo.

 

Sessantamila donne, uomini, bambini violentati nel basso Lazio dalle truppe coloniali francesi dopo la battaglia di Monte Cassino

 

di  Massimo Reina

È il 1944. L’Italia è occupata. Roma è ancora tedesca, e la linea Gustav blocca l’avanzata degli alleati. Gli americani vogliono sfondare, i francesi promettono di riuscirci. A un patto. Che li lascino liberi di premiare i loro soldati con il bottino di guerra.

 

di  Roberto Marsico

A Cosenza, nel cuore della Calabria, il Museo dei Brettii e degli Enotri custodisce le tracce di due popoli antichi che hanno plasmato l’identità della regione. Tra le sue sale, reperti archeologici raccontano la vita, gli usi e le tradizioni dei Brettii e degli Enotri, comunità che abitarono queste terre prima della dominazione romana.

 

di  Monica Vendrame

C’è un momento preciso, durante la Pasqua, in cui torniamo tutti un po’ bambini: quello in cui si scarta l’uovo. La carta frusciante, il cioccolato che si spezza tra le mani, e la sorpresa — che sia un gioiellino, un gioco o un messaggio — fa comunque brillare gli occhi. Rompere il guscio non è solo un gesto, ma un’apertura simbolica alla primavera: dentro c’è il sapore della pazienza artigiana, il fremito dell’attesa e l’eredità di una cultura che trasforma il cioccolato in poesia.

 

di Fiore Sansalone

La Domenica delle Palme, la festa per antonomasia dei contadini, rappresenta uno degli appuntamenti religiosi più importanti dell’anno. Una ricorrenza tradizionale legata allo scambio di palme e di ramoscelli di ulivo e di alloro, che assume un significativo valore per le virtù magiche e miracolose attribuite a queste piante. 

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