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Genova, surreale corsa sulla Serravalle: uomo in monopattino imbocca l’autostrada come fosse un vialetto di casa

 

di  Monica Vendrame

GENOVA – Sembrava una scena da film surreale e invece è successo davvero. Nella mattinata di sabato 17 maggio, un uomo ha imboccato l’autostrada A7 a bordo di un monopattino elettrico, casco in testa e zainetto in spalla, e ha viaggiato indisturbato da Bolzaneto fino a Genova Ovest. Un tratto di diversi chilometri percorso accanto alle barriere di protezione, tra le auto lanciate a 130 all’ora.

 

di  Monica Vendrame 

In un’Italia dove l’autorità scolastica ha ormai la stessa forza dissuasiva di un cartello “vietato calpestare l’erba”, succede che un preside venga aggredito a pugni da una madre inferocita. Teatro dell’ennesima pagina di ordinaria follia: l’Istituto Bergese-Rosselli di via Giotto, a Sestri Ponente, Genova.

 

Un sistema malato, prima ancora delle sue vittime

 

di  MONICA VENDRAME

Non è solo la storia di un uomo, un primario rispettato, che per anni ha abusato del suo potere. È la storia di un ambiente che ha permesso che tutto questo accadesse, in silenzio. Trentadue violenze sessuali in quarantacinque giorni, tutte documentate dalle telecamere della polizia: un ritmo agghiacciante, quasi metodico. Donne – dottoresse, infermiere – entrate nel suo ufficio per lavoro e uscite violate. Eppure, ci sono voluti anni prima che qualcuno trovasse il coraggio di rompere il muro dell’omertà.

 

di Giovanni Macrì

Tragedia della disperazione

È accaduto a Misterbianco, nel catanese. La donna, Anna Maria Geraci, una quarantenne, già madre di un altro bambino di 7 anni, in un raptus di follia ha lanciato nel nulla, facendole fare un volo di 12 metri, la propria figlia dal terrazzo di casa sita in via Marchese 93/A nel centro del comune siciliano. È morta così una bambina di sette mesi. Soccorsa prima dai passanti e poi dai sanitari del 118, la bimba non è sopravvissuta alle lesioni: il trasferimento in ospedale è stato inutile.

 

di Giovanni Macrì

Due ragazzini sono precipitati dal tetto di un casolare, abbandonato ormai da parecchi anni, di un ex stabilimento vinicolo, sito nei pressi del parcheggio comunale del lungomare San Vito. Parte della struttura era stata utilizzata in passato anche come caserma dei Vigili del Fuoco, mentre, oggi, la zona antistante è adibita a parcheggio comunale.

 

di  Monica Vendrame

La mattina del lunedì di Pasquetta, mentre il cielo di Roma si tinge di un’alba silenziosa, migliaia di cuori si fermano all’annuncio che nessuno vuole ascoltare: Papa Francesco, il Pontefice degli ultimi, del sorriso disarmante e delle mani tese, sempre pronte a sostenere chi soffre, torna alla casa del Padre. Alle 7:35, nell’intimità della sua residenza si spegne serenamente, mentre fuori il mondo inizia a svegliarsi, inconsapevole di aver perso un faro.

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