Colors: Blue Color

 

di Vito Sorrenti

Pietrapaola, 10 agosto 2025 – Nello scenario suggestivo e ricco di fascino di Piazza Mancini, a due passi dalla “Grotta del Principe” — location di una scena del film Il Monaco che vinse l’Apocalisse di Jordan River — si è svolta l’ottava edizione di Cultura e Musica Sotto le Stelle. Il tema di quest’anno, Passato e presente guardando al futuro, ha attirato l’attenzione della comunità di Pietrapaola e non solo. 

 

 

di  Monica Isabella Bonaventura 

-Benvenuta Graziella e grazie per aver accettato questa intervista. Chi ti segue nei social e nella vita privata sa che sei pittrice, insegnate di varie discipline, vuoi raccontare ai nostri lettori di come ti sei avvicinata al mondo della pittura?

Sono un artista e docente presso la scuola dell'infanzia, cresciuta nella provincia di Treviso in cui vivo. L’interesse perl'Arte in generale, è nato durante l’età giovanile, quando ho percepito in me una forte esigenza creativa ed espressiva, che poi negli anni, ha trovato nella pratica artistica un canale di sviluppo e consolidamento personale.

Agli albori di questo viaggio artistico c'è stata la passione sfrenata per la moda, negli anni che l'alta moda era rappresentata da pilastri di grande valore ...sto parlando per esempio di  Valentino, Yves Saint Laurent, Mila Schön, Christian Lacroix, Capucci: i loro vestiti erano  dei veri capolavori di opere d'arte. Io rimanevo completamente estasiata nell'osservarli scrupolosamente in ogni loro particolare, così mi impegnai nella mia prima formazione artistica, (perché io penso che l'alta moda sia una bellissima espressione d'arte) frequentando un'istituto che mi ha permesso di formarmi in modellista e stilista di moda. Per un breve periodo mi sono dedicata all'ideazione e alla confezione, nel privato, di capi esclusivi, successivamente la mia carriera di insegnante nella scuola pubblica, ha preso il sopravvento, però, non ho mai smesso di coltivare la mia passione per tutto quello che è arte per tutto quello che è creatività. Sono più che convinta che tutto ciò che è arte e creatività sia importante all'interno anche della scuola.

-Hai fatto e stai facendo un percorso artistico sempre in scalata, mostre importanti anche internazionali con premi rilevanti, alcuni tuoi dipinti vanno dal figurativo all’astratto, materici e con materiale di riciclo, c’è quindi tanta sensibilità quanta tanta forza che diffondi in ogni tua opera. A cosa ti ispiri e a cosa pensi mentre dipingi?

Negli anni ho continuato a formarmi in campo artistico, per esempio seguendo vari corsi specifici di disegno o tecniche espressive di pittura, sperimentando di continuo e partecipando a varie formazioni, promosse dalla Biennale d'Arte del Bambino di Treviso, dalla Biennale d'Arte di Venezia e dalla Fondazione Guggenheim di Venezia.

Dopo tanta formazione artistica ho sentito il bisogno di aggiungere un tassello che vada più in profondità e quindi ho frequentato dei corsi di yoga e una scuola che mi ha permesso di formarmi investitore di yoga educativo per i bambini e ragazzi dai 0 ai 18 anni.

Quest'ultima ha aggiunto valore all'espressione artistica personale aiutandomi a sentire e a capire di più il mondo interiore che noi tutti ci pervade. Nel dipingere seguo le emozioni che emergono dal gesto, dai colori e dalla materia (non c'è qualcosa studiato a tavolino arriva all'improvviso) cercando  se possibile una bellezza capace di coinvolgere profondamente lo spettatore.

-Ci sono esperienze peculiari che hai maturato nel tuo esplorato mondo artistico e che ti hanno permesso di arricchirti anche nelle varie tecniche?

Cercavo da tempo uno stimolo interessante per esprimere la mia arte e questo l'ho trovato nell'artista e maestra d'arte Sonia Ervas, la quale l'ho voluta come mia mentore artistica.

Con lei e da lei ho trovato il mio modo per esprimere la mia creatività artistica, essendo una bravissima,  interessante e poliedrica artista.

Con lei ho finalmente tradotto la mia creatività attraverso tecniche e materiali diversi e non solo attraverso il colore. In questo periodo cercavo proprio questa libertá artistica.

L’uso della materia, un uso materico del colore e di materiali di recupero è per me un tramite essenziale: crea un ponte tra la superficie pittorica e lo spettatore, facilitando un coinvolgimento emotivo diretto e profondo.

 -I colori che adoperi generalmente sono vivaci o brillanti, sono opere che arrivano dirette a diffondere luce, come un impatto visivo ed emozionale per l’osservatore, cogliendo a tratti un viaggio dentro di te di energia e maturità, questo arriva forse perché sei anche insegnante di yoga e stilista, mediti quindi o sperimenti altre dimensioni interpersonali?

Certo, in questo periodo, la mia ricerca artistica si orienta verso un linguaggio pittorico astratto – spesso in dialogo con elementi figurativi – dove la materia e il colore diventano veicoli espressivi fondamentali, di sentimenti, di emozioni, di pensiero interiore espresso artisticamente. Ciò che per me è essenziale in questo processo è la possibilità di non imporre un’unica chiave di lettura. L'opera non vuole essere spiegata, ma vissuta. Ogni spettatore è libero di interpretarla secondo la propria sensibilità, di riconoscervi emozioni personali, visioni interiori, memorie e stati d’animo.

L’arte, in questa dimensione, diventa un ponte emozionale, aperto, plurale, mai definitivo. L’arte che mi interessa non dà risposte: apre possibilità non voglio imporre una lettura unica. Per me, questo è fondamentale usare un linguaggio che parli a tutti in modo diverso. Ogni spettatore può viverla a modo suo, sentire emozioni diverse dalle mie, vederci qualcosa di proprio, quindi il mio pensiero è che: la mia opera non è mai finita quando è sulla tela, perché termina solo quando trova la sua conclusione unica ed emotiva  nello sguardo di chi la osserva.

 -La tua creatività non si limita solo alla pittura su tela bianca, ma si estende in altri ambiti, ce ne vuoi parlare?

Io amo tutto quello che è risultato di creatività artistica ed unicità, ho sperimentato  vari mezzi, tecniche, materiali artistici.

-Qual è il tuo messaggio artistico?

La materia per me è un ponte: collega la tela allo spettatore, permettendogli di attraversarla e sentirla dall’interno. Personalmente, rifiuto la definizione di un unico stile come forma d’identità artistica. Credo che ogni artista debba potersi muovere liberamente tra tecniche, linguaggi e materiali, scegliendo di volta in volta il mezzo più adatto a esprimere emozioni, pensieri e visioni. Per me, la sperimentazione e la pluralità espressiva non sono una fase, ma una scelta consapevole e continua di libertà creativa.

Non mi piace essere incasellata in uno stile unico. Amo la libertà di sperimentare, cambiare tecnica, usare diversi materiali e colori. Per me ogni opera nasce da un’urgenza espressiva, e ogni linguaggio è valido se riesce a tradurre un sentimento o un concetto. L’identità artistica, per me, è nella libertà di esplorare, non nella ripetizione.

-Sei una pittrice contemporanea, l’arte per te e l’insegnamento dovrebbero avere la funzione di sradicare le coscienze dell'uomo? Cosa ne pensi dell’arte concettuale?

L'arte concettuale ha una grande responsabilità poiché deve esprimere attraverso la sua espressione ciò che  non si riesce dire a parole, deve essere testimone del suo tempo. Ritengo che l’arte concettuale sia significativa quando il concetto espresso risulta accessibile e comprensibile a qualsiasi spettatore  e quando l’opera conserva al contempo una dimensione estetica capace di suscitare piacere visivo a tutti,  che sia un potente strumento sociale e culturale che attraverso l'arte si possono veicolare messaggi importanti per l'umanità tutta. Mi riferisco a messaggi importanti che possono riguardare per esempio l'ecologia e il rispetto dell'ambiente, fermare i vari conflitti a livello mondiale, il rispetto per ogni genere e per ogni razza, valorizzare e difendere ogni tipo di diversità.

-Hai nuovi progetti particolari a cui stai lavorando per il tuo futuro di artista?

Sperimentare sempre, fare ricerca sempre e continua con momenti di riflessione e  di pause importanti. Essere parte del gruppo libero artistico culturale Futuristi Contemporanei di Mestre per promuovere ed espandere l'arte in tutte le sue declinazioni.

Sviluppare un progetto di yoga e arte, attraverso dei laboratori per bambini, per promuovere il benessere ed il senso civico.

-Chi volesse vedere i tuoi lavori e seguirti dove può farlo?

Mi trovate in facebook e nel mio profilo Instagram.

Grazie per il tuo tempo che hai dedicato ai nostri lettori.

Monica Isabella Bonaventura, sono io che  ti ringrazio, per essere stata interessata a questa mia intervista.

 

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