di Gabriella Paci
Ogni prima domenica del mese, e il sabato che la precede, si attua ad Arezzo la rinomata fiera antiquaria, diventata negli anni (a partire dal 1968) una delle più grandi e ricche d’Italia.
Del resto gode di un luogo magico che è nel cuore della città antica, ovvero Piazza Vasari (o Piazza Grande), che ha un magnifico porticato del grande Giorgio Vasari, sotto il quale trovano posto sia banchi di espositori, sia ristoranti prestigiosi, dove gustare specialità aretine e toscane. La piazza ha, inoltre, una serie di palazzi che riecheggiano il periodo medievale e rinascimentale, tra cui spicca il palazzetto della Fraternita dei Laici e una parte dell’altrettanto celebre chiesa della Pieve di Santa Maria Assunta, che è uno dei simboli di Arezzo. La chiesa battesimale urbana sorse tra il V e il VI secolo, forse su resti di un edificio pagano, a cui ne seguì uno più grande intorno al IX secolo. A metà del XII secolo anche la pieve altomedievale venne demolita e ne fu eretta uno nuova in forme romaniche. Esternamente, oggi la pieve si presenta con la sua magnifica facciata romanica, suddivisa in un ordine inferiore di cinque arcate cieche su colonne di granito, al quale si sovrappone il loggiato superiore a tre ordini con colonnette tutte diverse tra loro.
Tornando alla fiera, tra i circa 400 espositori provenienti da tutta Italia, si trova ogni genere di suppellettile più o meno antica e pregiata, mobili, soprammobili, piatti e vasellame, orologi, libri, stampe, quadri, ma anche gioielli datati o semplicemente di bigiotteria, e oggetti fatti a mano come borse o abiti, e foulard vintage o orientali. Questo mix di antico e moderno è stato un elemento che ha dato alla fiera un tocco di modernità e di varietà che le mancava negli anni precedenti, attirando un pubblico di collezionisti, ma anche di curiosi in cerca di oggetti sfiziosi o d’antan.
Si respira in fiera un’aria che induce il visitatore alla scoperta del pezzo d’occasione, quello che si cercava o che risulta una sorpresa, ma raramente si torna a casa senza aver acquistato qualcosa, fosse anche un gioiello bigiotteria o un vaso o un merletto.
Ma se poi visitare la fiera stanca, basta andare al fresco nel parco soprastante, chiamato "Prato", dove, oltre a passeggiare nel verde, si può ammirare la fortezza medicea, recentemente restaurata, e dalla quale si ha una vista a 360° della città. Se poi ancora non si fosse soddisfatti, a poche centinaia di metri, c’è piazza San Francesco con l’omonima chiesa romanica che contiene “la vera storia della croce”, un ciclo di affreschi di Pier Della Francesca, uno dei massimi pittori del nostro rinascimento che è di per sé un motivo di visita alla città.