di Roberto Marsico
La Chiesa di San Giovanni Battista ad Acquaformosa, in provincia di Cosenza, è un edificio di straordinaria importanza storica e artistica. Fu edificata agli inizi del XVI secolo, intorno al 1500, dai profughi albanesi (Arbëreshë) che si stabilirono nella zona.
Nel 1939 è stata dichiarata monumento nazionale.
A partire dal 1989 ha preso forma il ciclo iconografico a mosaico classico che oggi riveste quasi completamente l'interno della chiesa, e che è ancora in fase di completamento.
L’edificio presenta una pianta a tre navate, divise da archi a tutto sesto. La navata centrale si articola su tre livelli: la navata vera e propria, la solea – una piattaforma rialzata per la comunione – e la vima, ovvero l’area presbiteriale separata da un'iconostasi. Il soffitto della navata è a volta a botte.
Elemento distintivo è il rivestimento in mosaico dorato e policromo, realizzato con tessere tagliate a mano: un'opera monumentale e raffinata. Al centro della volta del solea domina la maestosa figura del Cristo Pantocratore.
La facciata esterna si caratterizza per un ingresso centrale con protiro, un rosone che illumina la navata principale, loggette e archetti decorativi, culminando in una forma romanica “a capanna”.
Il campanile è una torre ottagonale sormontata da una cupola rivestita con elementi in argilla smaltata dai colori vivaci.
L’attuale porta d’ingresso in bronzo è una riproduzione fedele dell’originale, conservata all’interno: reca scolpiti motivi simbolici come le aquile bicipiti, emblema dell’impero bizantino.
Il pavimento è in lastre di marmo bianco, mentre le colonne che dividono le navate sono unite da lastre di marmo verde Guatemala, utilizzato anche per i gradini.
La chiesa rappresenta un pilastro identitario della comunità Arbëreshë di Acquaformosa, che ha mantenuto vivi il rito greco-bizantino e la lingua d’origine.
Non è soltanto un luogo di culto: è uno scrigno prezioso che racchiude storia, arte e spiritualità, testimonianza viva delle radici Arbëreshë e della ricca eredità religiosa e culturale del borgo.