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"Finalmente, dopo oltre un anno e mezzo di solleciti e segnalazioni, è partito l'iter per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza della strada provinciale 50, nel tratto tra la cantoniera Sant’Anna di Lodè-Mamone". Così Antonella Canu, sindaca di Lodè, in riferimento all'avvio della procedura di appalto riguardante la manutenzione straordinaria delle strade provinciali della zona A. In particolare, per la sistemazione della strada provinciale 50 (Cantoniera S. Anna, Lodè, Mamone, S.S. 389) è previsto un intervento che supera i 300 mila euro.

"A causa della mancata esecuzione dei quotidiani interventi di manutenzione dovuti alla carenza di personale delle squadre cantonieri e alla scarsezza di risorse finanziarie – spiega Antonella Canu – diversi tratti della rete stradale della Provincia di Nuoro, compresi quelli del territorio di Lodè, versano da anni in uno stato di totale degrado, tale da compromettere la sicurezza per l’utenza, tra fossi, guard-rail danneggiati, presenza di ghiaia sulla carreggiata, e segnaletica a singhiozzo".

"Per questo motivo – prosegue la sindaca – io e tutta l'amministrazione comunale ci siamo battuti da subito affinché la Provincia intervenisse concretamente per il pronto ripristino della carreggiata stradale della cantoniera Sant’Anna di Lodè-Mamone, considerato che le attuali condizioni della strada non garantiscono la piena sicurezza della circolazione e la tutela dell’incolumità dell’utenza. Naturalmente – aggiunge – il problema riguarda anche le altre strade provinciali, anche esse in pessime condizioni e per le quali ci occuperemo di sollecitare la Provincia affinché vengano eseguiti interventi concreti, come sempre abbiamo fatto fin dal primo giorno del nostro insediamento in Comune".

“Nonostante la competenza non sia del Comune, ci sono stati vari solleciti da parte dell’ufficio tecnico e dell’amministrazione comunale. Ora – conclude Antonella Canu – siamo soddisfatti che finalmente la Provincia di Nuoro abbia risposto positivamente ai nostri appelli. Ci auguriamo che questo sia solo il primo passo e che i lavori procedano spediti e senza intoppi, al fine di garantire la sicurezza di tutti gli automobilisti e valorizzare le potenzialità del territorio anche dal punto di vista turistico".

 

 

di Giovanni Macrì

Ormai si può parlare di una vera e propria emergenza morti bianche.
Almeno due vittime al giorno sul lavoro. Infatti, dati alla mano, a livello nazionale, secondo l’Inail, fino ad oggi sono più di 210 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro, con un aumento di più del 2% rispetto allo stesso periodo nel 2021.

 

“Mancano dieci giorni alla partenza dei voli in continuità territoriale da e per la Sardegna gestiti da Ita Airways, e ancora oggi tutto tace in merito alla possibilità di assunzione degli ex lavoratori Air Italy nella nuova compagnia di bandiera. La Regione Sardegna e il Presidente Solinas non hanno mosso un dito per far leva sul Governo affinché le professionalità della base olbiese vengano tutelate. Entro il 2022 – fa sapere Li Gioi - Ita Airways dovrà procedere ad almeno altre 500 assunzioni, di cui circa 200 dedicate alle tratte in continuità territoriale. Sono numerose infatti le posizioni attualmente aperte sul sito della compagnia, e tra le figure ricercate ci sono anche quelle che riguardano il personale navigante tecnico e di cabina”.

 

“Piuttosto che un deposito dei mezzi dell'Azienda regionale sarda trasporti, una discarica a cielo aperto, con altissimo rischio inquinamento e grave danno per l'ambiente. Si presenta così oggi la sede dell'Arst di Sassari in viale Porto Torres da cui partono gli autobus che servono tutto il Nord Sardegna: montagne di materiale vario accatastato, in cui è facile individuare vecchi serbatoi dell'acqua, cavi di ogni spessore e perfino tavolette del wc abbandonate da chissà quanto tempo.

 

Nasce dal "Comitato promotore per il Parco Fluviale-Naturalistico sul fiume Jassa", spinti dal desiderio di conservare il paesaggio rurale e naturale, un progetto che mira alla riqualificazione del territorio, a sud di Cosenza, ripristinando i vecchi sentieri e i manufatti storici (necropoli, ponti, mulini, chiese, case rurali, fontanili etc) e interconnettendo i vari comuni e gli operatori economici che vi insistono: un distretto turistico alle porte della città che offrirà anche l’opportunità di percorsi per il benessere delle persone e di formazione per i giovani.