di Giovanni Macrì
C’è sicuramente una mente malata, disturbata, dietro la tragedia che stamattina ha armato di un martello la mano di un uomo, a Samarate, in provincia di Varese.
In un raptus di follia l’assassino, Alessandro Maja, stimato architetto di 57 anni con studio sui Navigli a Milano, non ha avuto esitazioni. Ha impugnato un martello e ha dato inizio al suo folle piano di massacro. Cominciando dalla moglie, la 56enne Stefania Pivetta, che dormiva sul divano. Poi è passato nelle camerette dei figli, Giulia di 16 anni e Nicolò di 23, prendendoli a martellate mentre ancora dormivano nel loro letto.