La redazione de La Voce agli Italiani si unisce allo sconcerto e al dolore per la tragedia avvenuta a Roma.
Una giovane vita spezzata da una folle corsa in auto: un episodio che riapre il tema della sicurezza stradale e del senso di responsabilità alla guida.
Pubblichiamo di seguito il contributo di Maria Benedetto, che con parole semplici e vere racconta l’assurdità di quanto accaduto.
di Benedetto Maria Ladisa
È accaduto a Roma.
Una stupida gara di velocità tra auto impazzite è costata la vita a una ragazza che non c’entrava nulla con loro.
Una follia di alcuni giovani incoscienti, quelli che credono di essere onnipotenti sfrecciando in auto, in gare di velocità per il gusto della sfida, dell’acceleratore a tutto gas, fregandosene altamente di tutto il resto, compresa la vita di chi non c’entra nulla con loro.
Ed è così che una BMW con due giovani a bordo, mentre era probabilmente in gara con un’altra vettura in via Cristoforo Colombo a Roma, secondo gli investigatori ha sbandato ed è piombata su una Mini Cooper con a bordo due ragazze che viaggiavano sulla stessa corsia, ma che nulla avevano a che fare con la gara.
Un impatto devastante che è costato la vita a Beatrice Bellucci, una ragazza innocente di vent’anni che era a bordo della vettura investita, sul lato passeggeri.
L’altra ragazza, quella che guidava, anche lei innocente, è rimasta ferita e trasportata in ospedale.
Anche i ragazzi della BMW sono rimasti feriti e dovranno spiegare agli inquirenti il come e il perché di questa follia.
In ogni caso, anche negando la gara, la velocità dell’auto è stata pazzesca.
Se siamo a questo punto — e cioè morire solo perché, mentre si è tranquilli in auto in città, ci piomba addosso una vettura a tutta velocità per una stupida gara — allora forse siamo davvero al punto di non ritorno.
Beatrice se n’è andata a soli vent’anni, travolta da un’auto lanciata a folle velocità.
Una vita spezzata in un istante, simbolo di un problema che continua a ripetersi sulle nostre strade: la leggerezza, l’imprudenza, la mancanza di consapevolezza di quanto possa essere fragile la vita.
Sull’accaduto indagano gli inquirenti, mentre Roma piange un’altra giovane vittima della strada.

