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“La precarietà abitativa in Italia è ormai diventata una consuetudine e questo andamento deve essere scardinato, per poter cambiare rotta è necessario colmare il vuoto normativo a cui devono sottostare i proprietari delle abitazioni e gli inquilini onesti.” Così la deputata di Coraggio Italia Lucia Scanu che ha presentato la Proposta di Legge che istituisce e disciplina il Registro Nazionale delle Locazioni. 

Negli ultimi anni i dati sono impetuosi: sono circa 70 mila gli sfratti pendenti dal 2019 (differenza tra richieste di esecuzione ed eseguiti con forza pubblica), 32 mila nel 2020 e altri 40/50 mila stimabili nel 2021 per un totale 130/150 mila sfratti eseguibili nel 2022. 

Il periodo pandemico e i provvedimenti di emergenza adottati hanno portato il blocco degli sfratti ad una durata di circa due anni. Una durata eccessiva ormai e che sta creando terreno fertile per situazioni sempre più problematiche.

Il registro funzionerà con un sistema bi-univoco capace di incrociare informazioni, nel pieno rispetto della privacy; l’iscrizione non sarà obbligatoria, questo garantirebbe il livello di affidabilità economica e sociale del conduttore, il Registro aiuterà il mercato immobiliare delle locazioni a riprendersi. L’obiettivo è quello di contribuire da un lato alla riduzione del numero dei provvedimenti esecutivi di rilascio di immobili ad uso abitativo per morosità e dall'altro a salvaguardare i conduttori onesti in termini di reperibilità di opportunità di locazioni a condizioni rispettose delle norme. 

“Le croniche situazioni di morosità hanno sempre danneggiato tutti (proprietari ed inquilini onesti) e questo blocco prolungato- commenta la parlamentare Lucia Scanu- unito alle note lungaggini dei procedimenti di sfratto adesso sta portando il conto. Attualmente molti giovani non riescono più ad accedere agli affitti, in particolare le giovani coppie trovano difficoltà di fronte ad un atteggiamento conservativo e di sfiducia adottato dai proprietari. 

A ciò sono uniti anche episodi di speculazione sul corrispettivo delle locazioni, richieste di affitto in nero, pratiche scorrette sugli importi delle caparre, affidamento delle pratiche ad intermediari non professionali, aste al rialzo per mettere i conduttori in competizione: tutti fattori che hanno ingenerato anche un contenzioso anche contro i locatori e messo in difficoltà il mercato delle locazioni. Ecco perché- conclude la deputata- sarebbe necessaria l’introduzione dello strumento del Registro nazionale delle locazioni.”

 

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