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Con lo scoppio della guerra in Ucraina, per circa 1400 dipendenti somministrati presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento Pubblica Sicurezza assunti precedentemente con bando, si è proceduto con la proroga del contratto di lavoro sino al 31 dicembre 2022. 

Si tratta di personale altamente formato in grado di assicurare soccorso ed assistenza, sul territorio nazionale, risultata fondamentale nello smaltimento delle complesse e collaterali attività burocratiche afferenti le Prefetture ed Uffici Immigrazione durante l’arrivo di migliaia di profughi ucraini. 

Con le competenze acquisite, il personale in precario contribuisce in maniera decisiva a sollevare gli agenti di Polizia dalle incombenze amministrative e ad essere liberati per essere impiegati nei servizi operativi. 

Per questo motivo la deputata sarda Lucia Scanu ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al fine di valutare l’ipotesi di un’azione di deroga alla normativa vigente e stabilizzare così i 1400 dipendenti. 

“Ho ascoltato i lavoratori tra Roma e la Sardegna che si trovano in questa situazione- afferma la parlamentare Scanu- ho raccolto l’appello delle sigle sindacali fortemente preoccupate per questa condizione in cui versano i precari”. 

Appare evidente che queste risorse umane che fanno capo al Ministero dell’Interno possano essere di grande aiuto alle Questure italiane, da sempre in affanno sul fronte del personale. Se si guarda ai numeri dei mesi scorsi, 408 lavoratori sono stati somministrati presso le seconde sezioni degli Uffici Immigrazione delle Questure, 120 lavoratori a supporto delle quarte sezioni degli Uffici Immigrazione delle Questure, 800 lavoratori interinali in forze alle Prefetture per la lavorazione delle pratiche di sanatoria. 

“Quello che sarebbe necessario fare- spiega la deputata Lucia Scanu- sarebbe intervenire in analogia con quanto fatto per gli operatori giudiziari precari che hanno ottenuto il passaggio del contratto di lavoro, da determinato a indeterminato, grazie ad un emendamento al decreto legge del 30 aprile 2022 n. 36, approvato il 17 giugno 2022. Un eventuale intervento normativo potrebbe essere rivolto alla introduzione di un meccanismo analogo a quello già previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo n. 81 del 2015 che prevede, in favore del lavoratore assunto a tempo determinato, un diritto di precedenza nell'eventualità in cui il datore di lavoro decida di effettuare nuove assunzioni a tempo indeterminato entro un anno dalla conclusione del contratto di lavoro a termine.”

 

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