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di  Lorenzo Rossomandi

Davvero i magistrati sarebbero di sinistra?
Davvero sarebbero schierati e intenzionati a far da opposizione a questo esecutivo?
Un po’ di dubbi sarebbero leciti, visto che in questi mesi più volte si sono espressi contro le decisioni di questo governo.
Quindi, sembrerebbe proprio di sì…
Sembrerebbe…

 

di  Guendalina Middei

 

Vedete quello piccolino? Si chiama Cesare. Ha commosso mezzo milione di italiani, e vi assicuro che leggere la sua storia vi cambierà la vita.

Qualche tempo fa mi imbattei nel video di un bambino che scendeva le scale incoraggiato dalla sua mamma. Soltanto dopo un po’ mi accorsi che era cieco. La neurofibromatosi gli ha portato via la vista, e non solo la vista. È successo così che Cesare e la sua mamma sono entrati nella mia vita. Sanno cos’è la paura quando il male di Cesare avanza, e lo inchioda in un lettino d’ospedale e conoscono la gioia di quando questo piccolino riesce a farcela ancora una volta, facendo lo sgambetto alla malattia.

 

di Lorenzo Rossomandi

Un cittadino stava passeggiando nel parco, quando vide seduto su una panchina lo Stato. Inizialmente rimase stupito da quella visione. Non è normale incontrare lo Stato seduto su di una panchina in un parco della propria città.
Dopo i primi momenti di smarrimento decise di approfittare per fargli alcune domande.

 

di  Lorenzo Rossomandi

 

Credete alle favole?
Vediamo…
Immaginate che usciate di casa e incontriate due tipi strani, uno zoppo e l’altro cieco. Supponiamo che vi fermino e vi facciano una proposta: dategli dei soldi e loro li semineranno, faranno crescere un albero che darà come frutti altri soldi, tantissimi soldi.
Ditemi, abbocchereste?

 

di  Massimo Reina

 

La guerra di Netanyahu è una di quelle operazioni di precisione politica che sembrano uscire da un manuale di geopolitica per aspiranti dittatori e Primi Ministri in difficoltà. Ebbene sì, perché se togliamo il contorno di retorica sul "diritto di Israele a difendersi" e sull'eterna “minaccia del terrorismo", quel che resta è un disegno chiaro: l'espansione del potere, evitare la defenestrazione e il carcere, e il mantenimento di uno status quo che giova solo a chi ne trae beneficio. E chi se non Benjamin Netanyahu?

 

di Giovanni Macrì

 

La squadra mobile di Catania, guidata dal dottor Antonio Sfameni, nella notte, ha dato esecuzione a un provvedimento di fermo emesso dalla Procura catanese a carico di due donne, imparentate tra loro, ritenute responsabili dell’aggressione avvenuta giovedì scorso ai danni di una 26enne cosparsa di benzina in strada e poi datole fuoco.

Il fatto è accaduto il 27 settembre, intorno alle ore 18:00, all’incrocio fra via Luigi Capuana e via Ventimiglia.

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori della squadra mobile, l’obbiettivo dell’aggressione non era la vittima, ma la cugina.

A seguito di un litigio, iniziato prima via chat con messaggi rabbiosi, è partita una “spedizione punitiva”, continuata, faccia a faccia, in strada. Tutto per un “fidanzatino” conteso tra la figlia dell’autrice dello sconsiderato gesto e una cugina della vittima che si era messa a difendere la minore.  Sembrerebbe che un gruppo di persone, uomini e donne, sarebbe andato davanti al palazzo della famiglia con cui c’era la “controversia” e l’avrebbe invitata a scendere per strada... per “regolare i conti”.

A farne le spese una 26nne addosso alla quale le donne avrebbero gettato del liquido infiammabile, portato da casa, dandole fuoco. La vittima era per caso dai parenti e si era intromessa solamente, per prestare la sua opera di mediazione... per cercare di smorzare i toni.