Casarile / Milano: patrigno riduce in fin di vita piccola di 9 mesi
di Monica Vendrame
Una bimba di 9 mesi è stata presa a schiaffi, calci e pugni dal compagno della madre.
di Monica Vendrame
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AvvCataniaFrancesco
In questo video parliamo del caso relativo al sabotaggio di Nord Stream 2.
di Monica Vendrame
Tragedia a Melito, alle porte di Napoli, dove il corpo di un insegnante è stato trovato dalle Forze dell’Ordine, dentro un’aiuola, all’interno dell’Istituto Marina Guarano dove la vittima insegnava.
di Giovanni Macrì
Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell’Arma presenti nella Regione siciliana (Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nonché i Nuclei Elicotteri e Cinofili), alle prime luci dell’alba di oggi, hanno dato esecuzione, nelle Province di Catania, Prato, L’Aquila, Enna, Perugia, Vibo Valentia, Palermo, Benevento, Siracusa e Avellino, a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo nei confronti di 35 soggetti (di cui 26 in carcere e 9 agli arresti domiciliari) della cosca Santapaola-Ercolano.
I soggetti sono gravemente indiziati, a vario titolo, di: “associazione di tipo mafioso”, “concorso esterno in associazione mafiosa”, “estorsione”, “traffico di sostanze stupefacenti”, “detenzione illegale di armi e munizioni” e “trasferimento fraudolento di beni”, aggravati dal metodo mafioso.
L'inchiesta della DDA, denominata "Sangue blu", che ha visto impegnati 250 militari, ha permesso di assicurare alla giustizia anche l’attuale “responsabile provinciale” della famiglia mafiosa, individuato in Francesco Tancredi Maria Napoli, nipote di Salvatore Ferrera detto “Cavadduzzo” e legato da vincoli di sangue allo storico capomafia Benedetto “Nitto” Santapaola, investito della carica di rappresentante di Cosa Nostra catanese da elementi di vertice della «famiglia», (questo elemento è stato confermato dalle recenti dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Silvio Corra e Salvatore Scavone), consentendo anche di portare alla luce le recenti evoluzioni delle dinamiche interne al clan di “cosa nostra” etnea, individuandone i vertici.
PERSONE DESTINATARIE DELLA MISURA:
CUSTODIA IN CARCERE:
1) BONAVENTURA Carmelo, nato a Catania il 25.9.1962;
2) BUFFARDECI Cristian, nato a Catania il 13.5.1976;
3) CASERTA Francesco, nato a Catania il 19.6.1971;
4) CASTORINA Angelo Antonino, nato a Catania il 4.1.1991;
5) COLOMBO Domenico, nato a Catania il 15.4.1976;
6) DI MAURO Salvatore, nato a Catania il 25.8.1965;
7) FALLICA Carmelo Cristian, nato a Wickede (Germania) 28.10.1985;
8) MAGRI’ Orazio, nato a Catania il 15.5.1971;
9) MARGHELLA Mario, nato a Catania il 20.7.1970;
10) MUSCARÀ Corrado Gabriel, nato a Catania il 13.09.1996;
11) NAPOLI Francesco Tancredi Maria, nato a Catania il 10.4.1976;
12) OCCHIPINTI Angelo, nato a Catania il 19.2.1974;
13) PAPPALARDO Giuseppe, nato a San Giovanni La Punta (CT) il 22.1.1967;
14) PINO Vincenzo, nato a Catania il 02.10.1998;
15) PLATANIA Francesco, nato a Catania il 2.4.1968;
16) RACITI Carmelo, nato a Catania il 15.6.1982;
17) SANTAPAOLA Antonino, nato a Catania il 20.4.1984;
18) SANTAPAOLA Francesco, nato a Catania il 1.12.1979;
19) SANTAPAOLA Gabriele, nato a Catania il 20.4.1984,
20) SANTAPAOLA Giuseppe, nato a Catania il 29.12.1981;
21) SAPIA Vincenzo, nato a Catania il 31.01.1966;
22) SCALETTA Giuseppe, nato a Catania il 27.9.1966;
23) SCHILLACI Lorenzo Michele, nato a Troina (EN) il 25.4.1968;
24) SORTINO Gaetano, nato a Catania il 7.8.1965;
25) TRINGALE Gaetano, nato a Catania il 13.11.1961;
26) ZAPPALÀ Daniele Carmelo, nato a Catania il 8.2.1966.
ARRESTI DOMICILIARI
Dalle indagini sono emerse inoltre attività criminali: quali il recupero crediti attraverso prestiti ad usura e l’intestazione fittizia di attività economiche.
I proventi delle attività illecite venivano utilizzati sia per il mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti, sia reinvestiti in altre attività imprenditoriali infiltrando il tessuto economico catanese. Sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.
Foto Web
di Monica Vendrame
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