Pin It

 

di  Monica Vendrame 

 

Matteo Falcinelli, studente 25enne originario di Spoleto, è stato vittima di un arresto choc a Miami. Alla stazione di polizia di North Miami Beach, quattro agenti lo hanno immobilizzato brutalmente per tredici interminabili minuti. Il ragazzo “incaprettato”-  con mani e piedi legati dietro la schiena con cinghia e manette - ha implorato di fermarsi perché sentiva il suo corpo spezzarsi.

I video delle torture (riprese dalle bodycam - un dispositivo di registrazione audio, video e fotografico indossato dagli agenti), in cui si vede il giovane urlare: “Per favore, per favore, per favore”, sono stati acquisiti dal procuratore americano di Falcinelli nell'ambito del processo, conclusosi con un programma di rieducazione. Ora la famiglia del ragazzo, il quale frequenta la Florida International University, vuole sporgere denuncia per gli abusi.

 

 

L'arresto è avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 febbraio. Tutto inizia quando il ragazzo entra in uno strip bar, pensando che fosse un locale normale, intorno alle 22.15 e – come riporta il Quotidiano Nazionale – solo una volta ordinato da bere avrebbe scoperto che si trovava in una discoteca per spogliarelliste, e che la compagnia di una ragazza costava dai 500 dollari in su. Non è chiaro se il ragazzo si sia rifiutato di pagare, oppure abbia chiesto indietro i soldi già versati, ma dopo aver bevuto qualche drink e aver perso i cellulari - poi recuperati grazie a un buttafuori - Matteo ha trovato la polizia ad aspettarlo fuori dal locale.

A questo punto gli agenti lo buttano a terra, bloccandogli, con le ginocchia, il volto sull'asfalto, premendogli il collo, e lo arrestano. Uuna scena che ricorda l'uccisione dell'afroamericano George Floyd.

Sono stati i suoi amici a trovarlo nelle ore successive e a pagare una cauzione di quasi 4.000 dollari. Fulcinelli, ricoverato in ospedale per due giorni, è stato poi trasferito in una struttura psichiatrica per cinque giorni, dove ha tentato il suicidio dopo la notte di torture.

La famiglia di Matteo, ha voluto denunciare la violenza solo ora, quando il giovane ha accettato il programma ordinato dal giudice, che cancellerà le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, resistenza all'arresto senza violenza e violazione di domicilio.

La madre ha così dichiarato: "Matteo è seguito da psicologi e psichiatri; inizialmente è stato ricoverato in ospedale a causa delle gravi ferite riportate, poi trasferito in un ospedale psichiatrico perché a rischio suicidio. Anche, adesso, di notte, sogna l'arrivo della polizia che lo tortura e si sveglia urlando. Ha danni ai nervi di entrambe le mani - ha aggiunto - , causati dalle manette che sono state strette fino a quando il sangue ha smesso di circolare: prima non riusciva a tenere una tazza in mano, e ora non riesce ad aprire una bottiglia. Ha anche problemi al collo e alla schiena. Sono pronta a incatenarmi - ha concluso - . Quello che hanno fatto a Matteo non deve succedere mai più”.

 

 

 

Pin It
Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vivo a Pegli (Genova). Sono vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promuovo eventi culturali. Sono redattrice del quotidiano online "La voce agli italiani" e collaboro con il periodico "La voce del Savuto". Amo il teatro e la lettura.
I Miei Articoli