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di Giovanni Macrì

Orrore nella notte in un’abitazione di Altavilla Milicia, nel Palermitano. Un ennesimo caso di stragi familiari che ci fa raggelare il sangue nelle vene.

“Li ho liberati dal demonio! Erano posseduti da Satana, li ho liberati!”... sono le frasi shock che ha ripetuto il family mass murderer, Giovanni Barreca, ai carabinieri.

Nella notte tra sabato 10 e domenica 11 febbraio, intorno alle 3 del mattino, un muratore di 54 anni ha ucciso la moglie e i due figli minorenni di 5 e 16 anni prima di consegnarsi ai militari, che lo hanno arrestato.

A far scattare l’intervento delle forze dell’ordine è stata una chiamata al 112 da parte dello stesso uomo. “Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi”... ha confessato al telefono.

All’arrivo delle forze dell’ordine, orrore e sbigottimento per i militari che hanno rinvenuto i due figli, Kevin di 15 anni ed Emanuel di 5, strangolati con delle catene. Sembrerebbe che uno dei due, addirittura, sia stato prima torturato e poi strangolato.

Successivamente, dopo molte ore, i resti della moglie, Antonella Salamone, sono stati trovati bruciati e sepolti in giardino.

Salva l’altra figlia di 17 anni. Ha raccontato che, svegliatasi durante la notte, ha trovato il padre che delirava affermando di presenze demoniache in casa.

Sui profili social dell’uomo... post a sfondo religioso, salmi, passi dei vangeli e video di sedicenti pastori spirituali.

Sul luogo del delitto, oltre ai carabinieri del reparto operativo sono arrivati anche gli esperti del Ris del capoluogo siciliano, per i rilievi di rito nell’abitazione.

Sono ora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del terribile fatto e anche il vero movente che ha spinto l’uomo a fare una strage in casa.

C’è però il sospetto che possa esserci alle spalle l’ombra di una setta e il fanatismo religioso.

Dall’analisi dei suoi cellulari, infatti, le autorità sono risalite a due possibili complici: una coppia di palermitani che l’assassino avrebbe conosciuto tempo fa quando, a Palermo, frequentava una chiesa evangelica. Sembrerebbe, anche loro ossessionati dalla religione, che potrebbero aver prima spinto l’uomo a compiere la strage, convincendolo che in casa ci fossero presenze demoniache e che il male si fosse impossessato della moglie e dei due bambini. È al vaglio degli inquirenti la possibilità che, forse, materialmente abbiano partecipato ai delitti.

Il primo cittadino, Pino Virga,  ha così commentato l’accaduto: “Siamo tutti molto scossi, sia per la tragedia sia per i retroscena che stanno emergendo! Era una famiglia tranquilla, che aveva avuto solo qualche problema economico, ma non erano mai emersi problemi di violenza familiare o maltrattamenti".” – seguitando – “Un’immane tragedia, consumata stanotte ad Altavilla, ha profondamente scosso la nostra comunità, lasciandoci attoniti. Affidiamo al silenzio e alla preghiera il nostro sgomento. Ovviamente, le manifestazioni di Carnevale in programma per oggi sono state annullate!”.

Cordoglio anche da parte del governatore Renato Schifani: “Provo dolore e sgomento, per la tragedia familiare, frutto della follia umana. È una tragedia che ci ha sconvolto. Penso di interpretare il sentimento di tutti i siciliani che sono rimasti scossi per la tragica scomparsa di Antonella Salamone e i figli Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5. Sono vicino ai parenti delle vittime e a tutta la comunità che sta vivendo un’esperienza terribile. Mi unisco alla preghiera dei familiari. Riposate in pace!".

Quanto è avvenuto lascia tutti, anche noi della Redazione, oltre che addolorati, basiti e inorriditi.

È il frutto di malattie mentali e disagio psicologico? O del dramma del degrado sociale, del fanatismo o di problemi economici?

Naturalmente tutto ciò non giustifica di certo il delitto che rimane l’atto più spietato al mondo.

C’è solo da sottolineare che, purtroppo, nella nostra società, sotto il catalizzatore devastante ferale della crisi economica e sociale nella quale siamo tutti immersi... la violenza è ormai un dato sempre più drammaticamente evidente.

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Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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