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di  Paolo Di Mizio

 

- Caro Di Mizio,
Non capisco la gioia per il mandato di cattura della Corte penale contro Netanyahu e Gallant. Sono due criminali, ma non verranno mai arrestati.
 
"Gentile lettore, sì, è utopico immaginare in manette Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa defenestrato per divergenze sul massacro che chiamano guerra. Però lei sottovaluta la portata dell’atto: è la prima volta che viene scardinata l’impunità dello Stato ebraico nei 76 anni della sua esistenza.
Con l’appoggio di Usa ed Europa, Israele ha violato tutte le leggi internazionali e le risoluzioni dell’Onu senza pagar pegno. Ora non più. Definire “storico” il mandato di cattura non è esagerato.
Netanyahu e Gallant rischieranno l’arresto se porranno piede nei 124 Paesi firmatari dello Statuto di Roma (tra cui non figurano Usa, Cina, Russia e lo stesso Israele). Ci saranno eccezioni: Slovacchia, Ungheria, Uruguay e Argentina annunciano che non eseguiranno l’arresto.
In Italia Crosetto dice: “Sentenza sbagliata, ma dovremo applicarla”, e Tajani: “Sosteniamo la Corte, ma deve svolgere un ruolo giuridico, non politico” con una grave insinuazione sull’ordine della Corte, come non esistessero migliaia di video che mostrano bambini e innocenti civili massacrati e non esistesse la lettera a Biden di 99 medici americani che testimoniano di aver visto a Gaza infiniti casi di bambini uccisi con una pallottola alla testa dagli israeliani.
Tra i crimini indicati dalla Corte ci sono anche la fame come metodo di guerra e la privazione di acqua, luce, medicinali e apparecchi medici, tutte azioni che hanno inflitto “sofferenze disumane alla popolazione civile”.

(Da la posta dei lettori del quotidiano La Notizia)

 

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Info Autore
PAOLO DI MIZIO
Author: PAOLO DI MIZIO
Biografia:
Paolo Di Mizio, giornalista professionista, è stato negli anni ’70 corrispondente da Londra per l’agenzia di stampa NEA. Ha poi lavorato in televisione con Maurizio Costanzo e Arrigo Levi. Inviato speciale e caporedattore del Tg5 fin dal 1992, è stato co-inventore e “pioniere” delle rassegne stampa, che ha condotto per 22 anni, diventando un punto di riferimento per l’informazione di tarda serata. Inviato di guerra in Iraq nel ’91 e corrispondente da Washington nel 2003, ha intervistato personaggi quali Bill Clinton, Margareth Thatcher, Arafat, Gheddafi, Netanyahu. Ha collaborato con diversi giornali stranieri. Attualmente collabora con Tgcom24 (Mediaset) ed è editorialista del quotidiano La Notizia. Ha pubblicato un romanzo storico “Storia di Giuseppe e del suo amico Gesù”, un libro di poesie e scritti letterari “Teneri lupi”, un libro di racconti “La moglie assassina” e un libro dedicato a Gaza “La terra degli ulivi” pubblicato, da Edizioni Q di Roma.
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