di Paolo Russo

Nessun obbligo di esporre il crocifisso nelle aule scolastiche, può essere esposto “allorquando la comunità scolastica valuti e decida in autonomia di esporlo, nel rispetto e nella salvaguardia delle convinzioni di tutti, affiancando al crocifisso, in caso di richiesta, gli altri simboli delle fedi religiose presenti all’interno della stessa comunità scolastica e ricercando un ‘ragionevole accomodamento’ che consente di favorire la convivenza delle pluralità”.

Così si è espressa la Cassazione in merito all'esposizione del crocifisso in classe annullando gli effetti di uno storico decreto del 1924.

Non è più un atto dovuto secondo la Cassazione esporre il crocifisso rendendo di fatto discrezionale la sua esposizione come simbolo, compatibilmente con i valori e i costumi della comunità scolastica,

Una sfida vinta quella di Franco Coppoli, insegnante che si è battuto per la libertà di coscienza impugnando per vie legali una sanzione disciplinare del suo dirigente scolastico, per aver messo in discussione la presenza del crocifisso nelle aule della scuola.

La Cassazione ha annullato la sanzione ed ha convertito l'obbligo in discrezionalità.

Una sentenza che ha fatto molto riflettere perchè se da un lato molti vedono il provvedimento come una facilitazione all'integrazione  altri invece sostengono che sia l'ennesimo impoverimento dell'identità del nostro paese.

La cultura cattolica in effetti è estremamente radicata nella cultura italiana basta pensare ai patronati che hanno assolto negli anni la funzione dei centri sportivi, le scuole cattoliche, il catechismo e i sacramenti come occasioni per farsi società.

La chiesa nei terroritori ha mantenuto il ruolo di forziere di tradizioni e valori!

E' una sentenza che ovviamente tutela chi vede nel crocifisso un simbolo di imposizione, a mio avviso forse, sarebbe stato meglio spiegare il valore storico di quell'uomo crocifisso piuttosto che staccarlo dal muro anche perchè è nell'incontro che bisogna cercare l'integrazione e non nell'annullamento del proprio credo.