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di  Carmensita Furlano

Dicembre ultimo mese del 2023 ma primo a riaprire il cammino della Grafologia nel campo dove è nata, la Medicina, dal 13 al 16 dicembre la Scienza Umana della Grafologia è stata presentata durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG) tenutosi a Firenze presso il Palazzo dei Congressi.

Accade per la prima volta che in un Congresso di tale portata, la Grafologia occupa il posto che merita, grazie al si del Presidente Sigg, Prof. Dr. Andrea Ungar - Docente Ordinario di Geriatria al Dipartimento Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, e Direttore di Geriatria e Terapia Intensiva Geriatrica all’Ospedale Careggi - e del Comitato Scientifico.

 

La Grafologia, presentata con abstract scientifico, studia l’essere umano attraverso la Scrittura, primo e unico vero test proiettivo del soggetto scrivente, perché fissa in modo permanente tutti gli aspetti della sua personalità. Mentre negli altri test proiettivi le reazioni del soggetto sono raccolte e annotate da chi esamina e offrono una foto istantanea delle condizioni attuali del soggetto, la scrittura presenta al grafologo ciò che è stato annotato dal soggetto stesso, senza che si perda il minimo particolare, rivelando il quadro completo delle esperienze vissute; visione stabile che si basa su impronte lasciate da gioie e sofferenze, del passato e da timori e speranze per il futuro. La scrittura è il precipitato esistenziale materializzato di ogni scrivente depositato sul foglio (campo scrivente) dalla mano (mezzo), dal quale può evidenziarsi il quantum energetico e l’eventuale condizione di squilibrio bio-neuro-fisio-morfo-psicologico presente, compresi aspetti grafici probabilmente riferibili anche alle risposte endocrine ed immunitarie; ed è prodotto neurologico, ovvero il complesso meccanico neuro-psichico e muscolare. Il linguaggio grafico possiede molti livelli funzionali: fonemi, grafemi, parole e frasi che si esprimono in un tracciato grafico che inizia con un apprendimento formale e poi segue il percorso automatico. Il movimento grafico per l’80% è inconscio e per il 20% è conscio (i primi righi e qualche parola ad alto impatto emotivo). In alcuni momenti esistenziali l’automatismo va oltre il 90% e se consideriamo la firma spesso è redatta al 100% in maniera fortemente automatizzata. La scrittura è “una funzione cerebrale e corticale” ed il controllo motorio di questa richiedel'intervento del sistema piramidale e sistema extrapiramidale all’interno del nevrasse, con soprattutto il lobo frontale ed in particolare la cd. corteccia motoria primaria a regolare il movimento della mano.

Per scrivere manualmente bisogna bloccare la tendenza innata alla specularità e attivare un esercizio motorio abbastanza complesso, che richiede il coordinamento occhio mano mente, e l’atto scrittorio è più complesso del camminare, è gesto tipicamente solo umano, pollice e muscolo opponente appartengono solo all’uomo che gli permettono la tenuta dello strumento scrittorio.

Lo studio del rapporto tra cervello e corpo, ed in particolare del rapporto diretto tra cervello e mano come reazione del cervello ad alcuni segnali interni od esterni ad esso iniziano ad essere studiati con la Grafologia già dal 1611 grazie a due medici italiani: Prospero Aldorisio di Napoli, chirurgo, attraverso la legge della “equivalenza grafomotoria e Camillo Baldi di Bologna, “ come da una una lettera missiva si conosca il carattere dello scrivente”; e poi nei primi anni dell’800 ufficialmente da medici, grafologi, fisiologi, in tutto il mondo (Charles Bell, Charles Sherrington, in Russia tra il 1930 ed il 1940 dal fisiologo Beirnstein e tra il 1970 ed il 1990 dal neurofisiologo finlandese Granit, Klages, Pulver, Padre Girolamo Moretti) l’organizzazione del sistema motorio nell’uomo, in particolare l'ideazione motoria dei movimenti complessi della mano che viene attivata l'area supplementare motoria che risiede davanti alla corteccia motoria, comprendendo come nella scrittura personale viene rappresentato pienamente l’essere umano, realtà unitaria derivata dall’interazione reciproca di due grandi complessi strutturali: la somatica e la psichica.

L’ABSTRACT presentato: “Gli Indici Grafologici dell’Invecchiamento Cerebrale

L’analisi grafologica, e con essa la specialistica della Grafopatologia (lo studio delle scritture che presentano i segni clinici dell’alterazione psichica e somatica), permette la conoscenza personale del soggetto e delle sue condizioni psicofisiche, a completamento di quegli esami che non possono mettere in luce gli aspetti più intimi e profondi della persona. Inoltre assume un rilievo eccezionale per capire in profondità la dinamica mente/corpo sia della persona invecchiata con successo sia della persona affetta da demenza. Scopo dello studio: indagare attraverso le alterazioni grafologiche del tracciato scrittorio, il diverso grado di deficit cognitivo.

Il progetto è stato condotto con l’arruolamento di 5 anziani su base volontaria di età compresa tra i 60 e gli 80 anni (3F e 2M), di cui 4 afferenti al Centro di Neurologia di Serra Spiga dell’Asp di Cosenza. Ciascun partecipante è stato sottoposto a valutazione multidimensionale geriatrica, visita medica ed esami strumentali. Durante la visita medica è stato chiesto a ciascuno di scrivere la frase “io respiro il dolce profumo dei fiori” sulla quale è stata condotta l’analisi in cieco con metodo Grafologico (composizione: (grafonomico, grafometrico, grafoscopico, calligrafico) logico-matematico decimale, regole della fisica, esperimenti, pratica clinica e ricerca scientifica) su valutazione di quelle variabili insite in tutti i soggetti scriventi senza distinzione di sesso, di età, di religione, di nazionalità, di preparazione scolastica:

- Dominanti Grafiche Del Contesto  (Ritmo, Organizzazione, Maturità, Energia, Creatività, Armonia)

- Categorie Segniche Principali (Movimento, Forma, Pressione, Direzione, Dimensione, Spazio)

- Sub Strutture Grafiche (Moti Speciali, Moti Complessi, Tipicità, Rarità, Ricci fuggitivi)

I risultati hanno dimostrato la possibilità di rilevare i segni indicanti le varie anomalie nel tracciato grafico che compromettono la regolare attività scrittoria con visibile sforzo e deterioramento in atto o in itinere del processo cognitivo, ed in altri, invece, godere di invecchiamento con successo conservando una maggiore energia, creatività e armonia.

La grafologia, nella suscettibilità della malattia che colpisce la scrittura, proprio in funzione delle capacità individuali del soggetto (coping e resilienza), può interagire con gli stimoli stressanti negativi, contenendoli, permettendo di presumere un minore rischio di insorgenza di una patologia, di individuare le potenziali possibilità di controllo e ipotizzare anche la probabilità di regressione del danno biologico, agevolando nelle situazioni di rischio patologico ed anche in presenza di una patologia conclamata, il ristabilimento dell’integrità energetica del soggetto mediante tecniche di recupero della congruità grafica (fluidità, flessibilità, armonia della grafomotricità, per effetto della legge della reversibilità informazionale centro-periferia – cervello verso mano), diventando valido supporto in via preventiva e di sostegno del piano terapeutico proposto dal medico specialista.

Nell'anziano a causa della perdita del controllo del sistema extrapiramidale, vi è una compromissione della prestazione motoria, ed in particolare di quella grafica, in oltre la metà dei soggetti anziani vi è una diminuzione della coordinazione della destrezza, una compromissione dei movimenti di pronazione e supinazione alternante del polso (cd. disdiadocinesia), ed una riduzione di circa il 18% della velocità del movimento scrittorio.

Così, in rapporto ai cambiamenti fisiologici della persona lo scritto subisce delle modificazioni accidentali, ed in particolare gli indici grafologici dell'invecchiamento cerebrale si sostanziano in:

- una scrittura rallentata ed appesantita

- un ritmo interrotto, posato o lento

- una direzione incerta ed irregolare

- dei piccoli tratti superflui- dei movimenti a scosse, angolosi e discontinui

- la presenza di giustapposizioni ossia di stacchi tra lettere

- la presenza di tremori (con differenziazione tra patologie)

- una pressione irregolare o leggera

- la presenza di sproporzioni, disuguaglianze di dimensione e deformazione di singole lettere - la presenza di un rimpicciolimento delle lettere, o di ingrandimento elevato.

 

Esempio di Invecchiamento con Successo

Sia che si tratti di età avanzata o di una patologia neurologica, la scrittura ne risente mettendo in mostra quei segni particolari comprensibili attraverso la Grafodiagnostica della scrittura, come il disorientamento mentale, la disorganizzazione dello spazio, la destrutturazione dello scritto.

Concludendo la Grafologia, in generale, è interdisciplinare insieme con le scienze mediche e sociopsicopedagogiche, contribuendo significativamente alla conoscenza e/o sviluppo della personalità umana. In tali contesti, diviene naturale la sua applicazione nella prevenzione, nel durante, e nel dopo attraverso la Grafoterapia ed in particolare con la Rieducazione del gesto grafico.

Vasti i casi di applicazione, solo alcuni esempi: deficit aspecifici nei processi di realizzazione grafica provocati da patologie varie e gravi, traumi, lesioni cerebrali, interventi chirurgici, comi, sindromi correlate alla degenza prolungata in terapia intensiva (sindrome C.R.I.M.Y.N.E. o le gravi sindromi neurologiche che seguono l’arresto cardiaco), risvegli dal coma, processi oncologi ed anche la rieducazione post covid 19, e tutti quei disturbi specifici di scrittura manuale anche della età evolutiva (BES, DSA, Autismo, Disprassia, Gifted, Comorbilità).

È importante allora il riconoscimento della figura del Grafologo sanitario tecnico della scrittura e della rieducazione, proprio in base alla Legge Lorenzin n.43/2006, art. 5 “Individuazione di nuove professioni in ambito sanitario”.

Nella specificità della disciplina Geriatrica è necessario creare Centri di Grafologia Geriatrica territoriale in collaborazione con le equipe multidisciplinari, per svolgere attività preventiva/prognostica, trattamento riabilitativo/terapeutico, studio/ricerca, nell’abilità grafo-motoria con riferimento al controllo degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale, e alle componenti esecutivo-motorie della prestazione grafica, in età adulta e geriatrica, allo scopo di facilitare il recupero funzionale della persona.

Al “Ritorno al Futuro” - titolo più che mai perfetto per la Geriatria, merito del Presidente Dr. Ungar - può associarsi pienamente l’immagine conclusiva della relazione grafologica:

*d.ssa Carmensita Furlano - Autrice dell’Abstract Scientifico - Grafologo Professionista, specializzata in Grafopatologia (Scuola Grafopatologia Forense di Na), Referente Calabria CeSiog (Centro studi di formazione dei Grafologi e dei Rieducatori della Scrittura e del gesto grafico). Grafologo giudiziario, criminalistico e pastorale. Rieducatore del gesto grafico, autrice di saggi grafologici per la pastorale.

 

 

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Info Autore
Carmensita Furlano
Author: Carmensita Furlano
Biografia:
Vivo a Cosenza, sono laureata in giurisprudenza con una tesi sperimentale dal titolo: "La Procura Nazionale Antimafia". Svolgo l'attività di Grafologo, specializzato in grafologia giudiziaria e grafopatologia forense. Insegno grafologia pastorale e sono anche perito ecclesiastico. Giornalista pubblicista, iscritta all'ordine della Calabria dal 2006. Sono Caporale ad Honorem del 1° Reggimento bersaglieri dal 2007. Amo la musica, la fotografia, la scrittura, i libri. Amo viaggiare per conoscere e imparare.
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