Fabrizio De André: direzione ostinata e contraria. La sua anima risuona ancora.
di Michele Petullà
Se n’è andato l’11 gennaio 1999, esattamente ventidue anni fa. D’improvviso, in silenzio. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra gli amanti e i cultori delle sue ballate, sospese tra la dolcezza della musica e la poesia delle parole. Con De André moriva non soltanto uno dei più grandi cantautori italiani, ma anche uno dei più grandi poeti del ‘900, come giudicato dalla critica e in particolar modo dalla scrittrice e giornalista Fernanda Pivano.