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di Mario Logullo

Nell'Italia degli scandali di tutti i generi, nella Calabria che continua a collezionare primati negativi in tutto, in particolar modo, nella sanità, le inchieste giudiziarie di questi giorni sono emblematiche. Volete sapere che cosa si deve fare per avere una fornitura di pannoloni per un anziano?

Ebbene, si comincia con la richiesta di una visita geriatrica ad un ufficio dell'Asl, ti mettono in lista ed aspetti quasi un mese. Ti chiamano per la visita e arriva a casa il medico; il paziente, quasi 90enne, quasi allettato, in cura presso il proprio domicilio, per evitare l'ospedale, ha anche bisogno dell'ossigeno.

La diagnosi è scontata: può avere gratis i pannoloni.

Il medico compila alcuni moduli e poi bisogna andare ad un altro ufficio dell'Asl. Ancora tre modelli da compilare, la delega del malato che nemmeno riesce a firmare. E non finisce qui.

C'è bisogno dei documenti e della firma di altri due testimoni, che confermano tutto, per avere una fornitura di pannoloni che costano una decina di euro.

Ma, è mai possibile continuare ad assistere a queste sceneggiate per un diritto certificato anche da un medico specialista e poi continuano a sperperare milioni di euro?

E se il malato non ha nessuno che può andare a sbrigare queste pratiche assurde, magari vive con un'altra persona anziana, che succede?

Povera Italia, poveri noi, anche le cose più semplici sono complicate, grazie ad una burocrazia che non migliora e che rende tutto sempre più difficile.

 

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