di Monica Vendrame

E’ deceduto il 46enne tretlaplegico  Fabio Ridolfi, nativo di Fermignano (Pesaro).

L’uomo, immobilizzato da 18 anni  a causa di una patologia irreversibile (che lo costringeva a non poter muovere nessuna parte del corpo, se non gli occhi con cui comunicava  grazie ad un puntatore oculare),  ha scelto di porre fine alla sue sofferenze.

Fabio aveva ottenuto il via libera al suicidio medicalmente assistito, ma la procedura si era poi arenata sulle modalità tecniche e sul tipo di farmaco da usare. A quel punto Ridolfi ha scelto la sedazione profonda.

 Queste sono stati i suoi ultimi pensieri:

“E’ assurdo che ci voglia più di un mese per indicare il farmaco mortale. Grazie al vostro menefreghismo, sono praticamente costretto a scegliere la strada della sedazione profonda e permanente, con la sospensione dei sostegni vitali per evitare di soffrire oltremodo a causa delle inutili lungaggini burocratiche per ottenere il suicidio assistito – ed aveva aggiunto – Vorrei dire alle persone che vivono come me di farsi sentire, altrimenti le cose non cambieranno mai. E’ ora che in Italia si parli chiaramente di eutanasia. E’ atroce non poter decidere della propria vita mentre aspetti dei mesi che altri lo facciano al posto tuo. Scegliere di morire è un diritto di tutti, ripeto, di tutti. Spero che tutto questo serva ad aiutare tutti quelli che, purtroppo, vivranno la mia condizione”.

La famiglia ha annunciato che lo svolgimento dei funerali sarà in forma privata e chiede a tutti il rispetto della privacy.

 

(foto Ansa)

 

Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vivo a Pegli (Genova). Sono vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promuovo eventi culturali. Sono redattrice del quotidiano online "La voce agli italiani" e collaboro con il periodico "La voce del Savuto". Amo il teatro e la lettura.
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