di Giovanni Macrì

È la mattina dell’8 giugno, e nella centralissima Charlottenburg a Berilno si respira la stessa aria spensierata dei giorni precedenti. Forse un pensiero alle vittime della guerra in Ucraina e al Covid che pian piano sta scemando, ma niente di più. Gente che va a lavoro, a fare shopping o a godere del tepore dei primi giorni di giugno gustando un caffè e facendo due chiacchiere con amici. Niente poteva far supporre che la follia di un  uomo avrebbe distrutto la dì a poco la serenità di tante famiglie.

Sono le 10:30, quando il rombo di un motore soffoca il trambusto estivo. Una Renault Clio color argento, infatti, lanciata a folle velocità, più di 150 Km/h, ha seminato il panico tra la gente. L’auto, guidata da un uomo, ha prima puntato un marciapiede all’incrocio tra Rankestraße e Tauentzienstraße, vicino alla Gedächtniskirche (la Chiesa della memoria) dove si trovavano diverse persone e poi, è tornata sulla corsia e qualche isolato dopo si è andata a schiantare contro la vetrina di un negozio di profumi a Marburger Straße. Falcia come una mietitrice tutto ciò che gli è davanti. Sul selciato lascia un morto, un’insegnante di 51 anni e 17 persone ferite, fra cui un gruppo di scolari della10a classe della scuola Kaulbach a Bad Arolsen (Assia) che erano in gita. Delle persone rimaste ferite cinque sono in pericolo di vita e tre gravi. Un'ondata di devastazione e di morte lunga 200 metri che si estende lungo il viale.

Il conducente, Gor H. è un 29enne tedesco di origine armena, già noto alle forze dell'ordine per alcuni reati contro la proprietà privata. Dopo il misfatto ha tentato la fuga a piedi, ma è stato bloccato dai passanti e poi arrestato dalla polizia.

L’uomo viveva con la madre, un’infermiera presso una casa per disabili, e la sorella a pochi chilometri dalla scena del crimine a Charlottenburg. È conosciuto nel quartiere come un adorabile "omino tondo", perché sovrappeso. Nessuno lo avrebbe creduto capace di un’impresa così deprecabile. Ma sotto la superficie apparentemente pacifica, le cose ribollivano. La sorella, proprietaria dell’auto, ha detto ai giornalisti che Gor manifestava già “problemi seri”.

L’incidente è avvenuto vicino a Piazza Breitscheid, nei pressi del Kurfürstendamm, la popolare via dello shopping berlinese, la stessa zona dove, il 19 dicembre 2016, il terrorista islamico di origine tunisina Anis Amri lanciò un camion contro il mercatino di Natale causando 13 vittime e decine di feriti. Amri riuscì a scappare, ma solo qualche settimana dopo venne rintracciato in Italia e ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano.

La sindaca di Berlino, Franziska Giffey, ha parlato di "atto folle di una persona gravemente compromessa dal punto di vista psicologico."

Iris Spranger, ministra dell’Interno del Land di Berlino, ha spiegato che il gesto è stato "commesso da una persona con problemi psichici."

Si tratterebbe quindi di un gesto intenzionale, ma non è chiaro se alle spalle del 29enne ci sia una qualche organizzazione terroristica o se si sia trattato di un caso isolato le cui motivazioni verranno spiegate successivamente.

(foto Web)

 

Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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