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Oggi vogliamo parlare di pedagogia, dando voce a Gianfranca Pintus, nuorese, giovane professionista del settore. In questo articolo andremo ad esaminare le ragioni che l'hanno spinta a praticare questo ruolo. 

Gianfranca sin da bambina ha mostrato interesse e acuta curiosità verso l'aiutare ed ascoltare tutte le persone che aveva davanti. Questo senso altruistico per un periodo l'ha fatta vacillare tra la scelta di diventare una psicologa oppure una pedagogista. Quest'ultima ha vinto su tutte, infatti sin dalle superiori il suo percorso è stato lineare, prima diplomandosi al Liceo Socio - Pisco pedagogico per poi approdare al percorso universitario di Scienze dell'educazione con magistrale in pedagogia a cui si aggiunge un Master in criminologia. 

 

RIASSUNTO

Presentazione del caso: Ormai Putin, a giorni alterni, avvisa l'Occidente che potrebbe reagire lanciando testate nucleari se qualcuno gli impedisce di prendersi l'Ucraina. E' attendibile? E soprattutto: quali sono le procedure per lanciare un attacco nucleare?

 

Dopo un lungo discutere, dalla Legge di Bilancio arrivano 20 milioni di euro destinati al supporto psicologico: 10 milioni sono dedicati ai privati cittadini, per terapie e sedute di analisi, distribuiti per circa 16 mila persone con un massimo di 600 euro, 10 milioni destinati alle strutture sanitarie, ai professionisti nonché all’assistenza sociale. Il bonus psicologo non riguarda gli ISEE superiori ai 50 mila euro. Il rilascio dipende dall’ISEE del singolo

 

di Paolo Russo

in un contesto storico particolarissimo, segnato dall'iniquità di leggi discriminatorie che hanno compromesso l'equilibrio psicologico e la forza economica di milioni di famiglie, può succedere di accendere la tv e vedere un medico che chiamava il vaccino acqua di fogna fare la morale ad un altro medico che ha curato 6000 persone dal covid, venendo pure sospeso, con protocolli di cura convalidati da molte ricerche scientifiche.

Quando la contrapposizione tra buoni (perchè pentiti) e cattivi viene accettata come normalità,  può capitare anche di assistere  alla testimonianza di un leader del movimento no green pass che  denuncia un meccanismo di compravendita delle idee spaventoso.

I personaggi televisivi, così come gli attori hanno un prezzo ed un copione da recitare.

A Non è l'Arena su la7 Marco Liccione in diretta  rivela: "Una TV nazionale mi ha offerto 42 mila euro per vendermi..." Il telespettatore ipnotizzato di fronte a una scatola che proietta luci, potrebbe avere un sobbalzo sufficiente per rientrare in sè e criticare aspramente una comunicazione che sta spettacolarizzando un dibattito su questioni che hanno rovinato la vita a milioni di italiani.

Non succede però, anzi ci si affeziona pure ai personaggi e si aspetta la  puntata successiva per vedere come andrà a finire con lo stesso spirito con cui si vedono le soap gli italiani amano farsi intrattere da dibattiti-scontro per schiararsi e vedere riconosciute e incorporate le loro angosce! Allora avanti con i pentiti, con i medici che difendono il sistema e con i critici del vaccino venduti spesso come folli o ridicoli. La domanda inconscia sottostante potrebbe essere:" con chi ti identifichi di questi?" E avanti a guardare e sognare.

Lasciando stare i telespettatori che sono anche dei consumatori che determinano l'esistenza stessa delle tv e che pertanto vengono invogliati con strategie di tutti i tipi a non cambiare canale ci si chiede che fine hanno fatto gli organi di controllo?

E' davvero possibile  trattare l'informazione come il teatro senza che nessuno si stupisca? E' davvero questo il mondo che siamo diventati?