di Rita Scelfa

È una bella Domenica soleggiata che invita ad uscire e a fare una passeggiata. Andiamo a Mondello ma questa volta non dal Parco della Favorita ma dalla parte dello Stadio. Siamo arrivati allo Stadio; Che bello vedere adulti e bambini in bici!. 

Oltrepassiamo lo Stadio e arriviamo alla “Casina cinese” realizzata da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1799; è un esempio molto significativo di costruzioni volte a rappresentare la cultura orientale. 

Abbiamo diversi esempi di costruzioni simili. Ignazio, Principe di Biscari, aveva fatto sistemare nel suo giardino, a Catania, dei chioschi a pagoda che ancora oggi possiamo ammirare mentre a Palermo presso Villa Giulia ci sono i quattro teatrini a pagoda per la musica e all’Orto botanico c’è “La casina di Léon Dufourny. Altri esempi li abbiamo a Napoli, dove Carlo III nel1757, nel Palazzo reale di Portici, realizzò “Il salottino di porcellana”. A Caserta c’è “La stanza di compagnia del Palazzo reale” con affreschi cinesi.

Il re Ferdinando, fuggendo da Napoli, cercava una zona verde come la Villa Favorita di Ercolano dove andava a caccia e si innamorò della pianura dei Colli dove era ubicata la casina cinese del barone Lombardo. Per accaparrarsi le simpatie del re, i proprietari delle terre limitrofe donavano appezzamenti di terreni che verranno trasformati nel Reale Parco della Favorita.

Per la casina il re chiamò il più famoso architetto del periodo, ovvero Venanzio Marvuglia, che si occupò del restauro e di trasformare la casina in una piccola dimora reale; Marvuglia abbellì le stanze con decori in stile orientale mentre il re l’arredò con i suoi mobili. La Casina è considerata uno degli esempi più raffinati tra le costruzioni italiane volte all’applicazione di motivi “esotici”; essa mostra un’aria di leggerezza anche se in essa confluiscono i temi legati alla villa dei Misteri di Pompei; all’interno, infatti, vi troviamo la sala Ercolana oltre a divinità della caccia e della musica nonché temi di mistero che si possono osservare sulla volta.

La Palazzina è costituita da diversi livelli: al seminterrato c’è la sala da ballo in stile Luigi XVI, la sala da bagno di re Ferdinando, la “sala delle codine” (sala da buffet) e la sala da pranzo con la “tavola matematica”; questa tavola permetteva di fare scendere e salire le vivande in modo tale che i reali potessero pranzare e cenare lontano dagli occhi della servitù. Un esempio di tale Tavola si trova nei castelli bavaresi del re Ludwing.

Al piano rialzato si trova il salone di rappresentanza alla cinese, detta anche sala delle udienze, con ai lati gli ambienti privati del re (la sala da gioco, la sala da pranzo e la camera da letto).

Al primo piano gli alloggi dei cavalieri e delle dame, e al secondo piano vi troviamo le stanze più belle, gli alloggi della regina Maria Carolina, con il “salotto turco”, la saletta “Ercolana” in stile impero, la camera da letto con alcova in stile neoclassico e il bagno chiamato “gabinetto delle pietre dure”. Quattro scale elicoidali situate sulle terrazze laterali, introducono alla “Stanza dei Venti”, inizialmente destinato ad osservatorio.

 

LA TAVOLA MATEMATICA
Ma le stanze più belle si trovano al secondo piano dove ci sono le stanze della regina, con uno stile diverso andando da una stanza all’altra.

 

La stanza alla turca

Segue la Sala Ercolana, in stile impero, tipico di quel periodo perché si erano ritrovate le antiche città di Ercolano e di Pompei anche grazie al ritrovamento delle antiche città di Pompei ed Ercolano.

 

La Sala Ercolana


Sul retro della Casina ammiriamo il giardino all’italiana con siepi che formano dei labirinti, fontane e alberi secolari.


Nelle dipendenze della palazzina, dove prima c’erano le cucine e le stalle, si trova il Museo Pitré dedicato alle arti e alle tradizioni popolari siciliane fondato nel 1909 dal professore Giuseppe Pitrè.

Non mancano straordinari lampadari in pallido alabastro, con cristalli scintillanti, bronzo antico, foglia d'oro. Venticinque lampadari in tutto, molto degradati sono ritornati alla loro funzione, restituendo di fatto la luce alla Casina Cinese. E si è potuto anche assistere a due serate che hanno ripercorso i tempi di Ferdinando IV e di Maria Carolina d’Austria; i sovrani hanno ricevuto gli ospiti in abiti d’epoca con sottofondo musicale, occasione per ammirare i lampadari restaurati dagli esperti della Sovrintendenza.

 

Info Autore
Rita Scelfo
Author: Rita Scelfo
Biografia:
Sono un’insegnante di Scuola Primaria di Palermo. Faccio parte dell'Associazione Ateneo di Danze dell'Ottocento; la passione per la Danza Storica mi ha permesso di conquistare il 1° posto ai Campionati Interregionali svoltisi a Palermo nel 05/2019. La vena poetica mi ha portato a comporre pensieri e versi tanto da convincermi a pubblicarli. La Trilogia “Frammenti di pensieri” è stata inserita nell’Antologia “Mi illumino di immenso” e recensita dall’Associazione per i beni e le attività culturali “Fondazione Mario Luzi”. Con "L’Animo ti parla” sono risultata finalista al Concorso Cet Scuola Autori di Mogol ricevendo la Pergamena Attestato di merito e l’inserimento nell'Antologia relativa. Ho partecipato alla V ediz. del Concorso di poesia “Il Parnaso - Premio Angelo La Vecchia” ricevendo una pergamena e l’inserimento nell'Antologia dei poeti contemporanei del Parnaso”. La mia Poesia “Luci ed ombre” è stata scelta da Alessandro Quasimodo per essere da lui letta, postata su youtube ed inserita nel libro “Quasimodo legge i poeti contemporanei”. Sempre con questa poesia ho avuto la Menzione d’ Onore al concorso “Premio letterario in onore di Eugenio Espejo”. Ho partecipato ai Concorsi: “Parole in fuga”, “La Panchina dei versi”, “Verrà il mattino ed avrà un tuo verso” ricevendo attestati di merito e inserimento nelle Antologie. Al Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo mi sono classificata al quarto posto con la Poesia “Frammenti di pensieri”. Con la lorica “Ricordi” ho partecipato al Concorso Premio di Poesia Circolare ricevendo un attestato di merito, la scultura del Maestro Nino Abbate e la pubblicazione sul giornale Buonanotte Taranto. Con “Dubbi e rivelazioni” mi sono classificata Terza al 2° Concorso Teseo di Milazzo. Ho partecipato con 2 poesie in lingua spagnola a 2 concorsi: “Poetas por la Palestina” “Ofensa terrestre de Palestina” e “El sol brillarà para Israa” . L' Associazione Culturale "L'Isola Felice" mi ha conferito il "Diploma De Honor Al Merito Cultural". Al Concorso “Magna Graecia” ho ottenuto diversi riconoscimenti e il premio Keramos. Sono stata inserita nell'Antologia dei Poeti e Scrtttori di Cefalu Art. La casa Editrice La Notizia mi ha conferito il Premio Speciale per la Critica Letteraria 2020 per i meriti letterari ottenuti nel 2020.
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