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Riflessioni

di Addisi Pasquale

Camilla Canepa, 18enne, morta in Liguria dopo la vaccinazione con Astrazeneca, soffriva di piastrinopenia e aveva una malattia autoimmune familiare, assumeva una terapia ormonale.

La scheda anamnestica risulterebbe incompleta.

Al vaglio degli inquirenti le responsabilità di tutti coloro che sono collegati al caso.

Al di là di ogni altra considerazione, ci lascia una ragazza piena di luce e di bellezza. Tutta l’Italia ha perso una figlia meravigliosa.

C’era una esame di maturità da affrontare, una vita da programmare, sogni da realizzare, e tanto amore, amicizie, affetti, un mondo straordinario che per Camilla è svanito.
Quel che il COVID non è riuscito a fare direttamente l’ha fatto in modo subdolo.

Gli organi di Camilla sono stati donati:

l’ultimo atto di generosità, perché la morte della ragazza farà cambiare anche la campagna di vaccinazione; forse questo salverà la vita di altre persone .
La sua assenza dovrà lasciare un seme di civiltà e di riflessione: non sprechiamolo, facciamone tesoro, perché lei possa continuare a vivere con noi e il suo sorriso sia di protezione e di santità su un Paese davvero annichilito.