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“Da troppo tempo, da oltre vent'anni, i lavoratori dei passaggi a livello delle tratte ferroviarie a scartamento ridotto gestite dall’Arst attendono di veder regolarizzata la propria posizione contrattuale e sono costretti a lavorare senza alcun diritto, in condizioni di precarietà e disagio. Questa condizione prosegue ancora oggi – osserva Desirè Manca - nonostante il 25 febbraio scorso tra le misure di sostegno approvate nella legge Finanziaria sia stato inserito uno strumento per la stabilizzazione dei lavoratori dei passaggi a livello gestiti dall’Arst: un milione e mezzo di euro l’anno (4,5 milioni nel triennio) sono stati destinati alla stabilizzazione degli assuntori per far transitare in sicurezza i treni”.

“La Regione è intervenuta per sanare una situazione di grave squilibrio individuando le risorse necessarie per l’assorbimento in Arst dei cento lavoratori che operano attualmente senza diritti minimi, come maternità, congedi parentali, Naspi, e con compensi che non superano i 600 euro mensili. Inspiegabilmente, però, la procedura di stabilizzazione non è stata completata”.

Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato un'interrogazione al Presidente Solinas e all'assessore dei Trasporti per sapere quali azioni hanno messo in atto per accelerare definitivamente le procedure di stabilizzazione dei lavoratori ARST che ancora oggi lavorano senza diritti minimi.

“I contrattisti dei servizi ferroviari delle piccole stazioni e delle linee secondarie della Sardegna inoltre lamentano da tempo la mancata applicazione della legge regionale n. 29 del 2 agosto 2018 che, istituendo la lista regionale ad esaurimento del personale assuntori, puntava ad una selezione, tramite bando pubblico, per salvaguardare il futuro lavorativo dei circa 108 addetti nell’Isola”.