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Il campanile sommerso della vecchia chiesa di Santa Carerina è una delle meraviglie italiane da vedere almeno una volta nella vita. Situato in Trentino, quasi al confine con l’Austria, sembra spuntare dal nulla dalle acque del lago Resia, e dona ai nostri occhi uno scenario fiabesco e affascinante. In realtà esso cela la triste storia di un paese cancellato. La torre campanaria, datata 1357, è tutto ciò che resta di Curon Venosta (Bolzano), un paesino completamente allagato nel 1950 per creare il bacino artificiale atto alla produzione di energia idroelettrica. Gli abitanti fecero di tutto per impedirlo ma l’acqua invase case e terreni coltivati, risparmiando solo il campanile. Centinaia di famiglie furono, così, costrette ad abbandonare le loro case e a trasferirsi in altre abitazioni, qualche chilometro a nord, dove il paese venne ricostruito.  


Cartolina del 1948 che mostra il vecchio paese di Curon prima della distruzione

E oggi il campanile è ancora lì, a ricordare questa tragica pagina della storia locale.
Le campane non ci sono più dal 1950, ma qualcuno giura di sentirle ancora suonare nelle notti fredde invernali
Il panorama è insolito, a tratti malinconico. D’inverno diventa magico quando il lago è ghiacciato ed il campanile è raggiungibile a piedi. Si possono praticare anche alcuni sport invernali come lo sci da fondo, il pattinaggio e, grazie a venti forti e frequenti, lo snowkiting e la slitta a vela. 


Volete regalarvi un viaggio incredibile nel cuore delle Alpi ? Salite sul mitico Trenino Rosso del Bernina e non ve ne pentirete.

Il Trenino Rosso del Bernina percorre la tratta Tirano- St. Moritz in meno di tre ore, un percorso affascinante che si snoda in paesaggi da sogno, montagne innevate, laghi ghiacciati e luoghi incontaminati.
In ogni stagione dell’anno i paesaggi lungo la tratta regalano colori e panorami unici.
Lasciata la stazione di Tirano, il convoglio si inerpica lungo le pendici dei monti fino a giungere la stazione Ospizio Bernina, il punto più alto del percorso, a 2253 metri per scendere in modo più graduale ai circa 1800 metri di St. Moritz.
E' l'unico treno d'Europa che scala la montagna a ruota libera senza cremagliera, a scartamento ridotto.
Proprio per questi e tanti motivi altri motivi, dal 2008, è parte del Patrimonio dell’UNESCO.


 

Moena, il cui nome in latino significa palude, è un paese di circa 2.000 abitanti in provincia di Trento ed è situato in Val di Fassa, a poco più di 1.200 metri d’altezza. In estate è circondato da verdi e fioriti pascoli e in inverno da gruppi dolomitici innevati, come i famosi Sella, Catinaccio e Latemar.
All’alba e al tramonto le cime delle Dolomiti che lo circondano si tingono di rosa: ecco perché questo graziosissimo paesino montano è conosciuto come la Fata delle Dolomiti, nel cuore della Val di Fassa.
Recentemente premiato ai Green Destinations Awards come meta che promuove un turismo sostenibile (il centro nei periodi di alta stagione diventa una zona pedonale con mezzi alternativi di trasporto e numerose e-bike), Moena ha la fortuna di trovarsi ai piedi delle più belle Dolomiti del Trentino. 
Qui, in estate, ci si può rilassare con lunghe passeggiate ed escursioni a piedi o in mountain bike, fare un bagno nelle piscine e nelle vasche idromassaggio delle strutture ricettive, oppure shopping tra le botteghe artigiane e i mercatini tipici del centro. E ancora, assaggiare i prodotti locali come il conosciutissimo Puzzone di Moena DOP, il formaggio dall'inconfondibile gusto di erbe degli alpeggi.
La tradizione culinaria ladina qui è vivissima, valorizzata sia dai ristoranti che dagli eventi enogastronomici .
In inverno, invece, è meraviglioso frequentare le piste della “Ski Area Alpe Lusia – San Pellegrino”, un comprensorio sciistico con una funzionale rete di impianti di risalita e piste dagli scenari unici.
Chi invece pratica lo sci di fondo troverà al Centro del Fondo Alochet, a due chilometri dal Passo San Pellegrino, bellissimi tracciati che si snodano tra ampie radure e boschi innevati. Inoltre, è proprio da Moena che parte la famosa Marcialonga di Fiemme e Fassa, la più importante gara di sci di fondo in Italia, che si tiene a gennaio.

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