di Roberto Marsico
Torna anche quest’anno Viviamo Capitano, il festival dell’inclusione organizzato dall’associazione Capit’amo, giunto ormai alla sua nona edizione. Tre giorni di festa, dal cuore autentico e partecipato, che animeranno il quartiere di contrada Capitano a Castiglione Cosentino, con il patrocinio concesso dal Comune e il sostegno del sindaco Salvatore Magarò.
La rassegna prende il via con “Capit’angladesh”, una giornata dedicata al dialogo e alla conoscenza reciproca. Il dibattito iniziale approfondirà le motivazioni che hanno spinto i ragazzi bengalesi, ospiti del centro ONLUS Il Delfino di Castiglione Cosentino, ad arrivare in Italia. Un’iniziativa voluta e sentita, frutto del forte legame nato spontaneamente con loro nell’ultimo anno. A seguire, spazio alla convivialità con la grande tavolata “Porta chiru ca vu tu”, dove ciascuno condivide i piatti preparati a casa: per l’occasione, i ragazzi del Bangladesh cucineranno il tradizionale biryani, simbolo della loro cultura gastronomica. La serata sarà poi accompagnata dalla musica live del duo acustico Luigi Vizza e Angelica Perri.

Il secondo giorno vede protagoniste l’associazione ArciRED Cosenza e ContaminaLab con “Voci dal mondo”. Guideranno il pubblico in un viaggio chiamato: “Conoscere il mondo attraverso le storie di chi lo abita”.
A chiudere la giornata, la compagnia Il Teatro dei Visionari porterà in scena la commedia La locanda dei disperati.
Gran finale nella terza giornata con la compagnia Via di Fuga (Antonio Filippelli, Marianoemi Gervasi, Roberto Giacomantonio, Marco Silani ed Eliseno Sposato Jr) che porterà sul palco la commedia brillante ed esilarante “Chiediamo scusa al pubblico”, per salutare al meglio questa edizione del festival.
Per tutte le serate, non mancherà un ricco stand gastronomico con le specialità del territorio, a rendere ancora più gustoso un appuntamento che ormai è diventato tradizione.
Viviamo Capitano conferma così la sua vocazione: creare occasioni di incontro, scambio e condivisione, nel segno dell’inclusione e della comunità.

