di Pia Tucci*

Il Conservatorio di Cosenza è impegnato nell’ampliamento dell’offerta formativa con l’obiettivo di rispondere a esigenze educative alte e ad ampio spettro.

In quest’ottica l’arte dei suoni è trattata come parte di una pluralità di linguaggi interconnessi, osservati come tali anche per fornire competenze professionali il più possibile adeguate alla complessità del sistema lavorativo odierno.

“Musica in danza. Le arti sorelle all'alba del balletto d'azione” è un progetto inserito nel Por Calabria 2014-2020.

Coordinatrice e referente è la professoressa Ida Zicari, che ne illustra le linee guida: «L’evento nasce dalla necessità culturale di ritrovare e riproporre l'unione collaborativa delle arti sorelle musica e danza. Come nelle precedenti edizioni, abbiamo ricevuto l'avallo del CID, Consiglio Internazionale di Danza dell'Unesco, Parigi, per il suo obiettivo di portare la danza in luoghi istituzionali dove normalmente è assente, in occasione della Giornata Mondiale della Danza che si celebra il 29 aprile».

Quest'anno a Cosenza la manifestazione sarà realizzata dal 15 al 19 giugno, poiché si vuole usufruire di spazi all'aperto per scongiurare rischi di contagio.

Con l’autorevole contributo di Deda Cristina Colonna e di Lorenzo Tozzi verrà realizzata l'esecuzione musicale e coreograficogestuale, filologicamente informata e storicamente fondata, di estratti da due intermezzi di danza: “La scoperta dell'America da Cristoforo Colombo”, musica di Rocco Gioanetti e coreografia di Gasparo Angiolini, e “La fontana di ringiovenimento”, musica di Giuseppe Antonio Lemessier e coreografia di Jean Dauberval, andati in scena al Real Teatro di Torino tra il 1748 e il 1762. «Si tratta di esempi rappresentativi di un genere, l'intermezzo coreografico, che veniva rappresentato negli intervalli tra un atto e l'altro dei drammi in musica- precisa Zicari- . Sebbene poco frequentato, il genere settecentesco dell'intermezzo coreografico è significativo di una prassi del teatro musicale e coreograficogestuale, e dei consistenti legami linguistici tra le arti della musica e della danza, con tutte le implicazioni socioculturali dell'epoca».

Il progetto coinvolge attivamente il Dipartimento di Canto e Teatro musicale per la messa in scena delle parti mimiche, e un gruppo di danzatori professionali coordinati dal ballerino Michele Ferraro per le parti coreografiche.

I laboratori e la performance, che si terranno nel chiostro del Conservatorio, sono a cura di Deda Cristina Colonna. Gli aspetti storico musicali e filologico interpretativo saranno trattati da Lorenzo Tozzi durante una masterclass specifica.

La performance, prevista il 18 giugno alle ore 19:30 con ingresso libero, sarà preceduta da una conferenza introduttiva a cura dei docenti Colonna, Tozzi e Zicari.

*Ufficio stampa Conservatorio di Cosenza