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di Virginia Murru

Entro 24 ore è prevista l’approvazione da parte della Commissione europea del PNRR Italia. Si tratta di una ‘procedura scritta’, così ha stabilito la Commissione, ossia un iter di approvazione che non necessita della riunione in presenza del collegio dei Commissari. Si procederà pertanto solo con il parere positivo dei gabinetti in forma scritta.

Non ci saranno nemmeno analisi e osservazioni sul testo, per snellire la procedura si andrà all’approvazione definitiva entro 24 ore, periodo standard di questo processo.

Intanto dal vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, continuano gli inviti agli Stati membri in materia di misure di sostegno fiscale, che devono ancora rappresentare un valido supporto, anche se la ripartenza dell’economia europea sta seguendo un buon avvio, secondo i risultati degli ultimi mesi.

Dombrovskis del resto è sempre stato cauto nelle dichiarazioni, non è tempo di ‘mollare gli ormeggi’, c’è ancora un notevole margine d’incertezza, dovuto all’emergenza sanitaria, anche per via dell’allarme neil’aumento dei contagi in Gran Bretagna, causati dalla variante Delta del virus.

Sono recrudescenze che non permettono di allentare le restrizioni senza criterio, le mutazioni del Covid-19, sono oggetto di preoccupazione sia per i sistemi sanitari nazionali, che per OMS.

Proprio nel corso dell’ultimo meeting dell’Ecofin, tenutosi a Lussemburgo, il vicepresidente della Commissione ha esortato a cambiare in modo graduale le politiche fiscali, allorché la ripresa assumerà ritmi più sostenuti, il che non avverrà prima del 2022. Dombrovskis ha stimolato anche i Paesi con un elevato debito pubblico a mettere in atto ‘politiche prudenti’, adeguate al peso di questo dato macro.

Attese per il prossimo autunno, intanto, le risoluzioni dei 27 ministri delle Finanze dell’Unione, i quali dovranno pronunciarsi sulla riforma del Patto di Stabilità, così tanto discusso, specie negli ultimi cinque anni. Tornano i rimbrotti di alcuni Stati ostili verso i Paesi dell’Unione le cui finanze hanno deragliato rispetto ai parametri richiesti da Bruxelles, soprattutto in termini di debito pubblico elevato.

Per questo si chiede a gran voce, come ha già fatto l’Austria (che hanno sicuri alleati in Germania, Olanda e Danimarca), un’Europa che abbia basi solide di politiche fiscali e sostenibilità in questo ambito.

E ha ripreso le sue critiche osservazioni sulla politica monetaria della BCE, anche il Governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, il quale in un’intervista concessa ad un noto giornale economico tedesco, ha ribadito la sua contrarietà all’eccesso nell’acquisto di asset, e ora verso quelli di emergenza, i Pepp (ossia Pandemic emergency purchase programme). Weidmann afferma che il programma dovrebbe finire presto, appena l’emergenza sarà considerata ‘over’.

Altre decisioni in merito al PNRR saranno prese nel corso delle prossime riunioni dell’Ecofin, previste verso metà luglio, e si discuterà ancora di PNRR Italia, in ogni caso entro il prossimo mese è atteso un parere favorevole del Consiglio. Appena sarà espresso il ‘verdetto’ per l’Italia, si procederà all’erogazione del pre-finanziamento del 13%, ovvero di 25 mld di euro.

L’Unione Europea ha già raccolto, nelle sue operazioni relative al Next Generation EU, 20 miliardi di euro.

Sulla base di queste buone prospettive, Unioncamere-Anpal, stima che tra giugno e agosto potranno essere resi disponibili fino a 1 milione e 300 mila posti di lavoro.