Il 6 aprile del 1912 ci lasciava Giovanni Pascoli, il poeta-fanciullino
di Anna Maria Stefanini
"Più bello il fiore cui la pioggia estiva lascia una stilla dove il sol si frange." Scrisse Giovanni Pascoli, in Pianto (da Myricae)
Giovanni Pascoli fu una figura centrale della cultura italiana tra la fine dell’800 e i primi anni del 900. Poeta, professore universitario, autore di saggi e critico letterario. La sua poesia unisce la raffigurazione del mondo naturale e contadino e una grande carica umanitaria. È ricca di sensibilità e affetti, profonda e immediata.