CALABRIA / Correva il 1970, la prima legislatura regionale con una classe politica qualificata e competente
Calabria dei Misteri: Francesco Fonti, pentito di 'ndrangheta e Carmine Schiavone, pentito di camorra, ed il traffico dei rifiuti tossici
Il boss pentito di Camorra, Carmine Schiavone, passato a collaborare con lo Stato nel 1993 e deceduto nel 2015, noto alle cronache per aver raccontato della Terra dei Fuochi ha sostenuto, in più occasioni, che anche in Calabria la 'ndrangheta sin dagli anni '70 ha utilizzato il territorio per seppellire tonnellate e tonnellate di rifiuti di ogni tipo.
"Che ci faccio qui" merita la prima serata ma, forse, il pubblico no.
Dopo l'uscita dell'articolo dedicato al compleanno di Domenico Iannacone "L'anello debole che rende liberi"
sono stato contattato in privato da una spettatrice, molto attiva socialmente, Emiliana Ragno, che stava per lanciare una petizione online con la quale si richiede il passaggio in prima serata della trasmissione televisiva del giornalista intitolata "Che ci faccio qui".
I Sogni degli Altri - Francesco Concolino e il folle teatro
Il primo appuntamento realizzato per la mia rubrica web I Sogni degli Altri fu con Francesco Concolino, un ottimo drammaturgo che ha pubblicato per i tipi Santelli una raccolta di testi teatrali dal titolo Follia in Scena.
Roma / Patrizio Pelizzi, attore e poeta: "Le poesie sono il senso del nostro vivere"
Patrizio Pelizzi, nato e cresciuto a Roma, ha alle spalle una carriera ventennale tra teatro, cinema e tv. Nel 2019, è stato insignito del prestigioso Premio Vincenzo Crocitti International VII ed., come miglior attore e sceneggiatore in carriera. Nel 2020 è stato scelto dal Ministero della Difesa come voce narrante per il video di Pasqua dedicato alle Forze Armate per l'emergenza Covid-19. Sempre nel 2020, all'autore è stato conferito il Premio Letterario Milano International IV edizione, secondo classificato, per la poesia "Volare".
Trasformare il peccato in peccatore
di Paolo Russo Nelle precedenti trattazioni ho descritto come la diversità venga vissuta spesso come minacciosa e lontana dal senso comune, ho parlato della paura di doversi confrontare con qualcosa che non è tradizionale.
Domenico Iannacone e l'anello debole che rende liberi
In un contesto televisivo e di comunicazione mediatica sempre più incentrato su veri e falsi VIP, sull'immaginario archetipico del successo capitalistico, sull'opinionismo tuttologo di alcune figure pubbliche che, inconsapevolmente, mettono in mostra alcune proprie possibili "patologie cliniche", in una pressante oscurità composta di retroscena morbosi su tristi e inquietanti fatti di cronaca che costellano lo scorrere della storia quotidiana di un Paese in seria difficoltà etica da molto prima delle difficoltà economiche e sociali generate dalla pandemia che attualmente continua a dilagare, in buona parte per l'errore umano, un raggio di sole squarcia da tempo le nuvole nere, regala un punto di vista nuovo, umile ma non per questo privo di autorevolezza, potere e capacità di innescare la speranza: è la voce gentile di Domenico Iannacone, classe 1962, cinquantanove anni domani.