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C' è qualcuno che non conosce il Grande Fratello?

Milioni sono i telespettatori sedotti da questo reality show, inchiodati davanti agli schermi televisivi intenti a spiare ventiquattro ore su ventiquattro i concorrenti, spiarli e deciderne le sorti; tutti lo conoscono, ma non tutti sanno da dove proviene questo termine.
1984 è considerato il capolavoro di George Orwell, un romanzo attualissimo che, sebbene scritto più di sessanta anni fa, descrive una società che è lo specchio di quella attuale, dove il controllo è totale, su tutti e su tutto; non sono soltanto le nostre abitudini ad essere controllate, il nostro linguaggio, ma anche il pensiero.
Romanzo distopico per eccellenza questo di Orwell, con una visione assai pessimistica del futuro.
Libro angosciante, che però diventa anche un monito per tutte le generazioni: non dobbiamo mai dimenticare che la libertà non è un principio scontato, e che la lotta per il suo mantenimento dipende da noi stessi. Che non possiamo basarci sulle notizia, ma cercare conferma delle stesse che il potere, qualunque esso sia, ci propina attraverso gli organi d’informazione.
Nel 1984 il pianeta è diviso in tre superpotenze, Oceania, Eurasia ed Estasia, costituiti da regimi dittatoriali perennemente in guerra tra loro; un mondo dove tutto è diviso in classi: la classe dominate, a cui cono concessi numerosi privilegi, costituita dai membri del partito interno, i membri del partito esterno, che lavorano per il partito ma sono assolutamente privi di privilegi e i Prolet, la maggioranza della popolazione, che vive in uno stato di abbandono e degrado, quasi animalesco.
A capo del Partito, c’è il Grande Fratello, al quale nulla sfugge e nulla può essere nascosto, capo indiscusso che controlla la vita di ogni singolo aderente al Partito attraverso l’uso di televisori installati in tutte le abitazioni.
La Psicopolizia è deputata a controllare ogni individuo e ad arrestare chiunque commetta lo Psicoreato, che può essere qualunque cosa, qualunque pensiero in quanto non esiste nessuna legge scritta.
Protagonista della storia è Winston Smith, membro del Partito e cittadino dell’Oceania.
Il suo lavoro è quello di falsificare i documenti, la storia, la letteratura, le arti umanistiche, tutto viene riscritto secondo le direttive del momento indicate dal partito. Soprattutto si perde la memoria, di ciò che si era e di ciò che è appena accaduto, in modo che la visione del Partito non sia mai contraddetta dai fatti, in modo che il Grande Fratello risulti infallibile.
Il Partito ha il controllo su tutto; cambiando le notizie, creando una lingua composta da pochi vocaboli dal significato univoco, cambiando la storia, monopolizza la mente degli abitanti.

LA GUERRA E’ PACE

LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’

L’ IGNORANZA E’ FORZA

Questi sono gli slogan del Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa attraverso le telecamere poste in ogni dove, che sintetizzano straordinariamente la struttura di una dittatura, qualsiasi dittatura.
In questa società dove tutti vengono osservati, Winston Smith inizia ad avere pensieri che vanno contro il “socing”. Inizia a fantasticare su una futura rivolta dei prolet ed ama Julia, una ragazza di cui si innamora e con cui ha un rapporto clandestino: la felicità e la libertà sono però effimere…
Ma quella di Smith non è semplicemente una rivolta, è qualcosa di più intimo, è la ricerca di tutto quello che rende un Uomo tale.
Un libro che ci ricorda che il nostro bene più grande non è il potere, sia esso polito, sociale o economico: è piuttosto la Libertà…. e perderla, la storia ce lo insegna, è un attimo.
La distopia di Orwell, in conclusione, può essere ridotta in un motto di quattro semplici parole: “tenete gli occhi aperti”.

Perché il Grande Fratello può arrivare in qualsiasi momento.

 Chi è George Orwell?

Pseudomino di Eric Arthur Blair, nacque a Motihari, in India, nel 1903 e morì a Londra nel 1950.

Giornalista, scrittore e saggista inglese, è uno degli scrittori più apprezzati del xx secolo.

L'ultima parte della sua vita è all'insegna della ribellione verso il potere, per la libertà del singolo e per combattere qualsiasi regime autoritario. In quest'ottica convergono i suoi due romanzi più celebri: "La fattori degli animali" del 1945 e "1984" del 1949 (ma il titolo è l'anagramma dell'anno di scrittura del romanzo, il 1948).