COSENZA - Il cosentino Roberto Mendicino è tra i dodici artisti selezionati della XXXI edizione del premio Pandosia, organizzato dal Comune di Marano Principato – Assessorato alla Cultura e ideato da Pietro Tenuta e dal Maestro Cesare Baccelli.

Il Comune ha incaricato l’Accademia San Martino per l’organizzazione tecnica del premio, a Vittorio Sgarbi è stata affidata la direzione artistica, a Stefania Bosco e Sauro Moretti il coordinamento scientifico.

La cerimonia, fortemente voluta del nuovo sindaco Pino Salerno e dall’assessore alla Cultura Amalia Gilda Molinaro, avrà luogo il 5 gennaio 2022 a Marano Principato (Cs), nella Pinacoteca “Cesare Baccelli”.

Unitamente al premio, verrà data visibilità alle opere di Cesare Baccelli e a tutte le altre opere di proprietà del Comune relative alle passate edizioni del Premio. Inoltre, un’opera del vincitore entrerà a far parte del patrimonio artistico all’interno del Museo di ArteModerna “Cesare Baccelli” del Comune.

Per questa selezione il maestro Mendicino ha scelto una delle opere a cui è particolarmente legato ovvero “Vergine Sposa col Bambino” (nella foto) la cui iconografia risulta finora inesistente in tutto il mondo, già premiata nel 2016 al Borgia Film Festival (1° posto per la sezione pittura) e nel 2018 vincitrice di Festival Art Spoleto.

Molti i critici nonché teologi hanno recensito l’opera:
"Raffigurando la maternità della Madre di Gesù, il dipinto mette in rilievo la sponsalità divina di Maria: Maria è vergine-madre-sposa, in lei l’arcaico desiderio dell’incontro dell’umano con il divino diviene realtà laddove l’umanità incontra intimamente la divinità; la Vergine Maria è Madre di Dio e nel contempo è “sponsa Dei”, sposa di Dio: non sposa del Padre o del Verbo o dello Spirito Santo: essa è sposa di Dio, perché è Dio Padre e Figlio e Spirito Santo che viene in lei, nella sua vita di donna capace di maternità. Dando alla Vergine il volto della propria madre terrena, che non c'è più, il pittore cerca di riscattare la precaria umanità servendosi di Colei che della Vita è divenuta eternamente madre". (Rolando Mendicino, teologo) 

 La locandina del Premio Pandosia