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di Pasquale Addisi

06 maggio 2019, tardo pomeriggio, Napoli, Piazza Nazionale, una nonna e una bambina di 4 anni, Noemi, passeggiano spensierate, con un obiettivo ben preciso: gustarsi un gran buon gelato!

Ma il destino è beffardo e crudele e così accade l’inimmaginabile: una sparatoria, una esecuzione tra la folla , "una regolazione di conti" tra bande camorristiche .
La cieca sfortuna colpisce cosi gravemente la piccola Noemi ai polmoni, e in modo meno grave la nonna.

Una terribile disgrazia che mette in crisi tutti e tutto: una bambina innocente, una famiglia esemplare, una comunità, una città verace, bellissima e complicata.
I genitori si stringono forte alla propria bambina e fanno di tutto per aiutarla a guarire e a superare le difficoltà di ogni genere.

Ma la riflessione che hanno fatto è stata:

- Al di là della giustizia, forse è il caso di cambiare città, andare via, lontano, per sperare in un futuro migliore.

Ma a Noemi piace il mare, passeggiare in Margellina, salire sull’altalena, sognare.

Lei è una bambina di Napoli. Appartiene a Napoli. Non può non avete nel cuore pur sempre la gioia di vivere.

E per questo ha lottato e lotterà, per essere dentro la storia del suo mondo, che è difficile , ma è il tesoro più grande, perché significa casa, amicizia, famiglia.

Lei ce l’ha fatta, e non solo per se stessa, o per le preghiere dei suoi cari.

Continua a farcela perché ha fatto una promessa a noi, a Dio, alla sua città, ai suoi occhi straordinari. Occhi innocenti che sanno vedere oltre, al di là dell’odio e del dolore, dove la vita diventa una giostra, in un volo che porta infine al perdono e all’amore.