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di Ivana Orlando


1 settembre 2004.
Una bambina dal nome Denise Pipitone di Mazzara del Vallo, in provincia di Trapani, è stata sequestrata mentre giocava con il cuginetto davanti casa.


Il movente?
Un codice culturale come mandante?
Il colpevole?
I colpevoli?
A una di queste domande, già Piera Maggio, madre di Denise, sin dal primo giorno, aveva suggerito una probabile risposta.
Una risposta scaturita dal suo passato, pregno di minacce e atti vessatori. Forse una punizione plateale, perché Denise è, secondo l’opinione distorta e viziata dal quel tipo di contesto, frutto di una relazione al di fuori del matrimonio.
Ma non è così, Denise nasce da un atto d’amore, nulla a che vedere con sottrazioni di mariti o altro.


Anna Corona, madre della sorellastra Jessica Pulizzi ed ex moglie del padre di Denise, dalle interviste e dalle intercettazioni si evince una personalità molto forte e dallo sguardo “istruito”, mai chino.
Perentorio e confezionato il suo dire.
Una sorellastra, Jessica Pulizzi, non come nella favola di Cenerentola rassegnata al suo destino infelice per la scelta del principe, ma così sovversiva… da congegnare un epilogo diverso? Una scelta forse autonoma o forse commissionata ma sicuramente ancora non annunciata!
L’indagine nell’indagine. Come una matrioska infinitamente manomessa.
Le lacune, i depistaggi e le omissioni in uniformi, di chi invece doveva usarle quelle uniformi che vestirle.

Ho incontrato Piera Maggio, nei pressi della stazione di Palermo. Erano i primi mesi dalla scomparsa di Denise, ricordo che la riconobbi subito ma soprattutto riconobbi un volto umile e gentile. Mi avvicinai e le diedi la mano, mi sorrise. Pensai come potesse avere la forza di sorridere ad uno sconosciuto.
Non le chiesi di Denise, le resi come sostegno tacito, la mia solidarietà attraverso la mia stretta di mano e lei stessa non disse nulla ma capii..

 

Ultima segnalazione a Scalea, in Calabria.

Un volto somigliante, una ragazza di 21 anni, come gli anni di Denise, un passato simile, una storia simile.
Che sia la Calabria a ridare una figlia, dopo 17 anni, a sua madre?
(Io lo spero)