di Monica Vendrame 

 

Dopo l’allarme in tutto il mondo, anche il Ministero della Salute Italiano sta attenzionando i casi di epatite acuta e con una nuova circolare ha sollecitato le aziende sanitarie del Paese a segnalare i casi sospetti.

Nel documento viene spiegato anche il possibile ruolo del vaccino antiCovid nello sviluppo della malattia. La vicenda ha preso il via dal Regno Unito dove si sono verificati, fino al 21 aprile, 108 casi di epatite acuta, soprattutto tra i bambini dai 2 ai 5 anni.

Sono stati poi registrati casi in tutta Europa e nel resto del mondo che hanno portato l’Oms a lanciare un allarme. In Italia le segnalazioni sono arrivate da Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto. Per un totale di 11 segnalazioni, al 22 aprile 3 casi sospetti possibili e 2 già confermati. 

I sintomi di questa nuova epatite sono: ittero, dolori addominali, diarrea e vomito.

Il quadro clinico presenta: infiammazioni del fegato, livelli aumentati degli enzimi epatici (Ast e Alt maggiori di 500 IU/L).

Le cause sono ancora ignote e i pazienti sono risultati negativi ai virus dell’epatite A, B, C, D, E.

E’ per questo che le autorità inglesi e americane non hanno escluso alcuno scenario ipotizzando, all’inizio, persino un legame con il Sars-Cov-2, con il vaccino anti Covid, e con il Long Covid.

“Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid-19” si legge nella circolare del Ministero della Salute. Nessuno dei casi confermati nel Regno Unito riguarda bambini vaccinati ha spiegato l’agenzia governativa inglese che si occupa di sicurezza sanitaria.

 

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Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vivo a Pegli (Genova). Sono vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promuovo eventi culturali. Sono redattrice del quotidiano online "La voce agli italiani" e collaboro con il periodico "La voce del Savuto". Amo il teatro e la lettura.
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