Mentre ormai sembra chiaro che la Russia, dopo aver incontrato delle difficoltà enormi nel far capitolare Kiev e con essa il Governo ucraino, concentri i suoi sforzi nel Donbass, la situazione di Mariupol è sempre più drammatica, stretta in una morsa sempre più stringente

 

ORE 20.34 – Il presidente russo Vladimir ”Putin non si fermerà” in Ucraina. Parola del presidente francese Emmanuel Macron, secondo il quale Putin ”ha bisogno di una vittoria militare” anche se ”ha capito che l’Ucraina non si farà sottomettere”.

ORE 20.26 – Nel colloquio telefonico avuto oggi, Joe Biden e Boris Johnson hanno “discusso della necessità di accelerare l’assistenza all’Ucraina, aumentando il sostegno militare ed economico mentre le forze ucraine si preparano ad un altro attacco russo nell’est del Paese”. E’ quanto si legge in una nota di Downing Street che riferisce del colloquio.
I due leader hanno poi “convenuto di continuare gli sforzi per aumentare la pressione economica su Putin e mettere fine in modo decisivo alla dipendenza occidentale dal gas e petrolio russi”.

ORE 20.19 – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier si è offerto di andare a Kiev insieme al presidente polacco Andrzej Duda e agli omologhi di Lettonia, Lituania ed Estonia. Ma Kiev avrebbe respinto l’offerta. Lo ha detto lo stesso Steinmeier incontrando i giornalisti a Varsavia e spiegato che la sua proposta era finalizzata a fornire ”un forte segnale della solidarietà europea congiunta all’Ucraina”. Ma ”a quanto pare Kiev non vuole” questa visita.

ORE 20.07 – “Se tu chiedi agli italiani se è importante chiedere un dialogo con Putin è sacrosanto che la maggioranza risponda di sì ma il punto politico è che arrivare un negoziato bisogna che l’Ucraina continui nella sua resistenza e renda quindi possibile una vera intesa e non una resa. Un’invasione che non trova resistenza, prepara solo un’altra invasione”. Così il commissario europeo, Paolo Gentiloni del Pd, a Di Martedì su La7. “L’obiettivo è arrivare ad accordo ma questo non si può basare sulla presa dell’Ucraina”.

ORE 19.56 – La ‘disobbedienza agli ordini’ diventa un reato ‘penale’. E’ un cambiamento importante quello che sarebbe stato introdotto nei contratti fatti firmare ai militari russi arruolati nella nuova campagna di reclutamento. Secondo quanto riporta l’ong CrimeaSOS sono stati aggiunti elementi di responsabilità penale per chi si rifiutasse di prendere parte alla cosiddetta “operazione speciale” contro l’Ucraina. In precedenza chi si fosse rifiutato di obbedire a un ordine rischiava un massimo di 6 mesi di carcere oppure un mandato di due anni in un accampamento ‘disciplinare’. Da oggi le stesse pene – previste dall’articolo 332 del codice penale russo – verranno inflitte a chi dovesse chiedere di non partecipare alle operazioni militari in Ucraina.

ORE 19.44 – Joe Biden e Boris Johnson hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale “hanno parlato della recente visita in Ucraina del premier britannico”. Lo rende noto la Casa Bianca sottolineando che i due leader “hanno affermato il loro impegno a continuare a migliorare l’assistenza militare e umanitaria all’Ucraina di fronte alle continue atrocità commesse dalla Russia”. “Hanno anche apprezzato la cooperazione in corso con alleati e partner per imporre costi severi alla Russia per la guerra non provocata e ingiustificata”, conclude la nota.

ORE 19.31 – “In guerra perdono tutti, la guerra finirà con un accordo, con un armistizio, il conflitto nucleare sarebbe la fine. Sto lavorando su tutti i fronti aperti, avendo ben chiaro chi ha torto e chi ha ragione”. Lo dice Matteo Salvini, ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1.
“Da Biden ai leader europei ci si deve domandare se quello che diciamo aiuta la pace”, avverte il leader.

ORE 19.15 – La Russia sta bombardando la regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, 24 ore su 24. Lo ha affermato il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, parlando alla televisione nazionale. ”Troppo presto per capire se hanno usato armi chimiche”, ha aggiunto citato dal Kiev Independent.

ORE 18.45 – “Abbiamo visto atrocità a Bucha, ma chissà quante altre ‘Bucha’ vedremo ancora. Chissà a quanti altri orrori saremo costretti ad assistere. Davanti a questo dramma non possiamo far finta di niente, non possiamo non prendere iniziative che tendono a bloccare il finanziamento alla guerra russa”. Lo ha detto Luigi Di Maio in un colloquio con Fanpage.it, sottolineando che questo può servire a “mettere lo stesso Putin all’angolo e riportarlo al tavolo delle trattative”, perché la priorità è e deve essere “la pace in Ucraina, un impegno costante e a tutto campo”.

ORE 18.27 – “Con il passaggio di ieri in Algeria iniziamo a portare a casa accordi concreti sulle nuove forniture energetiche, essenziali per renderci autonomi dal gas russo”. Lo ha detto Luigi Di Maio in un colloquio con Fanpage.it. “C’è un accordo col governo algerino, nell’ambito del quale partiamo subito con circa 3 miliardi di metri cubi in più di gas, e in maniera graduale dal 2023 arriveremo a 9 miliardi – ha aggiunto il ministro degli Esteri – Nel frattempo lavoriamo con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde, così da accelerare una transizione energetica che alla luce di questa guerra ha bisogno di nuovo slancio”.

ORE 18.14 – “Nonostante l’attuale difficoltà di negoziare con la Russia, i negoziati continuano”. Ad affermarlo a ‘Ukrainska Pravda’ è Mykhailo Podolyak, capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del presidente Volodymyr Zelensky dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che i negoziati della Russia con l’Ucraina sono arrivati su un binario morto. “I negoziati sono molto duri. Si svolgono online con i gruppi di lavoro. I negoziati stanno continuando. Ovviamente, il carico emotivo dei negoziati di oggi è pesante”, aggiunge.

ORE 18.03 – La Cina “vuole mediare” nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina e ha “molte buone ragioni” per farlo. Ma convincere Pechino a cambiare la sua posizione sarà “molto difficile” e dipenderà anche dalle mosse dell’Ue, che deve “rispettare gli interessi cinesi”, anzitutto Taiwan, perché “giocare” con questo tema “sensibilissimo” è come “mettere un dito nell’occhio” alla Cina. Lo dice Jia Qingguo, professore alla Scuola di Relazioni Internazionali dell’Università di Pechino, durante un convegno online organizzato dal Carnegie Endowment for Global Peace, un think tank con sedi in diverse città nel mondo, tra cui Bruxelles.

ORE 17.54 – “Vai e violenta le donne ucraine! Ma dopo non raccontarmi nulla, non voglio sapere niente, capito?”. E’ uno scambio dell’audio choc pubblicato dai canali dell’Sbu, il servizio di sicurezza ucraino, che riporta una conversazione che sarebbe avvenuta fra un soldato russo al fronte e la moglie. Nell’audio – la cui attendibilità non è possibile verificare in modo indipendente – la donna, come spiega la didascalia, esorterebbe il marito a stuprare le donne ucraine. “Quindi mi dai il tuo permesso?”, chiede in russo la voce maschile. “Sì -risponde la donna- ma ricordati di usare il preservativo”.

ORE 17.42 – Più di 870.000 ucraini fuggiti dal loro Paese a causa dell’invasione russa sono tornati in Ucraina. Lo riporta The Kyiv Independent citando dati della guardia di frontiera ucraina.

ORE 17.34 – “La situazione di Mariupol fa sì che sia difficile pronunciarsi sul numero delle vittime, la città è sotto assedio”, ma “al momento stiamo parlando di 20-22.000 morti a Mariupol”. Lo ha detto alla Cnn il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di “decine di migliaia” di morti a Mariupol.

ORE 17.26 – Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, per garantire maggiormente l’approvvigionamento energetico del Paese in caso di crisi, è pronto a modificare una legge che consentirà di portare le infrastrutture critiche sotto il controllo pubblico. In particolare, come appreso dall’agenzia tedesca Dpa, Habeck vuole modificare la legge sulla sicurezza energetica, che risale al 1975 ed è stata approvata in risposta alla crisi petrolifera del 1973.

ORE 17.17 – Il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha incontrato oggi alla Farnesina il suo omologo francese, Jean-Yves Le Drian, alla presenza del ministro dell’Agricoltura francese Julien Denormandie e del Commissario Ue per le emergenze Janez Lenarcic. Al centro dei colloqui il coordinamento delle azioni condotte in ambito Ue e G7 per contrastare l’impatto della guerra in Ucraina sulla sicurezza alimentare.

ORE 17.09 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ricevuto l’omologo francese Jean-Yves Le Drian alla Farnesina. Durante l’incontro i due responsabili della diplomazia hanno affrontato i più recenti sviluppi del conflitto in Ucraina, soffermandosi sul comune impegno a sostegno del Paese.

ORE 16.52 – A Mariupol una bambina racconta di avere calpestato un ordigno che è esploso ma vi lei è riuscita a salvarsi. Lo racconta l’arcivescovo di Kiev nel suo videomessaggio quotidiano. “Sismo rimasti tutti scioccati dalla storia di una bambina di Mariupol di nome Kira Chebenko, fuggita da questo luogo di morte con sua madre sul suolo ucraino. La bambina di 4 anni – dice Sviatoslav Shevchuk- ci racconta da sola di aver calpestato un ordigno esplosivo e quell’ordigno era esploso, ma lei miracolosamente è sopravvissuta, e la bambina dice che c’era molto sangue intorno a lei”.

ORE 16.38 – Negli ultimi 40 giorni il numero di attacchi alle infrastrutture informatiche del settore energetico ucraino ha superato quota 200mila. “In particolare, la scorsa settimana sono stati registrati circa 20.000 tentativi di colpire l’infrastruttura informatica del ministero dell’Energia”, fa sapere il vice ministro della Trasformazione digitale Farid Safarov secondo il quale il maggior numero di attacchi è stato al settore elettrico, cosa che Safarov attribuisce ai tentativi di impedire la sincronizzazione del sistema energetico ucraino con il sistema energetico europeo. L’Ucraina, fa sapere Safarov, si doterà di cybercenter con il compito di monitorare la situazione e proteggere le infrastrutture critiche.

ORE 15.53 – “La Russia ha affermato che il suo obiettivo in Ucraina è ‘proteggere le persone nel Donbas’. In questo momento i crematori mobili russi stanno bruciando i corpi delle persone a Mariupol, la seconda città più grande della regione. Coloro che sono sopravvissuti stanno morendo di fame. Da cosa li ‘proteggi’? Dalla vita?”. Ad affermarlo in un tweet è Mikhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 15.51 – I corpi di oltre quattrocento civili morti durante l’occupazione della città da parte delle truppe russe sono stati trovati a Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato il sindaco Fedoruk. Continuano, intanto, le operazioni per la ricerca dei dispersi.

ORE 15.35 – Un “falso”. Vladimir Putin ha parlato così di Bucha, degli orrori di Bucha, nel mezzo della guerra in Ucraina, dopo l’invasione russa, e delle accuse a Mosca. Secondo l’agenzia Tass, il presidente russo ha detto di aver ricevuto dall’omologo e alleato bielorusso Alexander Lukashenko documenti su Bucha e ha aggiunto: “E’ falso”.

ORE 15.12 – L’ambasciata ucraina presso la Santa sede definisce “difficile” la presenza di russi e ucraini insieme alla Via Crucis di venerdì con il Papa. In un tweet, l’ambasciatore Andrii Yurash ha scritto: “L’ambasciata comprende e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità per l’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo. Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”.

ORE 15.07 – La Bielorussia è “il posto giusto” per i negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa insieme al leader di Minsk, Alexander Lukashenko. “Vorrei esprimere la mia gratitudine ai nostri colleghi bielorussi per la buona organizzazione di diversi round negoziali sul loro territorio – ha affermato – È diventato possibile avviare un dialogo diretto con la parte ucraina in gran parte grazie agli sforzi personali del presidente Alexander Lukashenko – Riteniamo che la Bielorussa sia il posto giusto per ulteriori contatti”.

ORE 14.57 – Il Consiglio Ue ha approvato una proposta della Commissione che rende 3,5 mld di euro di fondi europei disponibili quest’anno agli Stati membri per aiutare i rifugiati arrivati dall’Ucraina. Si tratta di un aumento del prefinanziamento di ReactEu, che sale dall’11% al 15% per tutti gli Stati e fino al 45% per i Paesi Ue che hanno visto arrivi di profughi superiori all’1% della popolazione. Per agevolare l’uso dei fondi, viene anche prevista l’opzione di introdurre un costo unitario per persona accolta.

ORE 14.56 – I presunti ”crimini di guerra” commessi ”su larga scala” in Ucraina sono ”collegati direttamente” al presidente russo Vladimir Putin. Lo ha scritto su Twitter l’ambasciata americana in Ucraina, sottolineando che già 42 paesi si sono rivolti alla Corte internazionale di giustizia (Icj) sulla questione dei crimini di guerra commessi in Ucraina.

ORE 14.41 – “Quello che sta succedendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in una conferenza stampa con il leader bielorusso Alexander Lukashenko, dopo una visita al cosmodromo nella regione dell’Amur.

ORE 14.22 – La Bielorussia sarà sempre al fianco della Russia, in ogni situazione. La rinnovata professione di lealtà è arrivata dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che oggi insieme a Vladimir Putin ha visitato il cosmodromo di Vostochny, nella regione di Amur. “Potete contare sui bielorussi – ha assicurato – Sapete che indipendentemente da qualsiasi situazione potete contare su di noi, i russi possono contare su di noi, saremo sempre lì, non importa come la situazione si sviluppa”.

ORE 14.11 – Secondo i documenti interni del Cremlino, Vladimir Putin ha inviato quasi 100.000 rifugiati ucraini a migliaia di chilometri, per reinsediarli in aree remote della Russia, tra cui la Siberia e il Circolo Polare Artico. Lo afferma un articolo pubblicato dal quotidiano britannico The Independent. Con riferimento ai documenti ufficiali, l’autore scrive che 11mila persone sono state inviate in Siberia, 7mila in Estremo Oriente e 7mila nel Caucaso settentrionale.

ORE 13.50 – La minaccia di invasione dalla Bielorussia è attualmente presa in considerazione più che dalla Transnistria. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, citando il portavoce del Servizio della Guardia di frontiera di Stato Andriy Demchenko. “Sia al confine con la Moldova nella regione della Transnistria che al confine con la Bielorussia, sono state rafforzate le misure di sicurezza per prevenire l’escalation in queste aree”.

ORE 13.38 – Sono 186 i bambini che hanno perso la vita in Ucraina dal 24 febbraio, quando è iniziata l’aggressione militare russa. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale di Kiev, aggiungendo che altri 344 bambini sono rimasti feriti.

ORE 13.31 – A Kharkov sono stati distrutti 1.644 edifici, e un totale di 2.000 edifici sono stati danneggiati. Lo riferisce il canale informativo ucraino Nexta, citando le parole del sindaco della città Igor Terekhov.

ORE 13.27 – L’Ucraina ha annunciato di aver sequestrato dieci navi russe che erano in riparazione nel porto di Odessa per un valore stimato in oltre 34 milioni di dollari. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’. L’Ufficio investigativo statale ucraino spiega di aver impedito a otto navi mercantili russe e due petroliere di lasciare l’Ucraina. Secondo la legge ucraina, lo stato può sequestrare proprietà russe senza indennizzo.

ORE 13.14 – Il Consiglio russo dei centri commerciali (Rstc) è interessato ad aprire negozi di marchi di abbigliamento iraniani per sostituire i negozi lasciati vuoti dall’uscita delle aziende occidentali dal mercato russo. Lo riferisce il Consiglio russo dei centri commerciali secondo quanto riporta l’agenzia russa ‘Tass’. Un processo, questo, che comunque potrebbe richiedere un po’ di tempo.

ORE 13.12 – I soldati russi sono responsabili di “torture brutali” in Ucraina, dove hanno commesso “centinaia di violazioni”. Lo ha denunciato di nuovo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando davanti al Parlamento di Vilnius, dove ha riferito che “quasi ogni giorno” si trovano nuove fosse comuni nelle zone dalle quali si sono ritirati i militari russi. “Migliaia di vittime, centinaia di casi di tortura brutale. Ancora si trovano cadaveri nelle fogne e negli scantinati, corpi legati o mutilati, centinaia di orfani, centinaia di bambini, perché ancora non conosciamo il numero esatto delle vittime”, ha accusato ancora Zelensky.

ORE 13.03 – L’Unione Europea fissi una scadenza sullo stop all’import di gas dalla Russia e imponga sanzioni sul petrolio e su tutte le banche russe. E’ la nuova sollecitazione arrivata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento davanti al Parlamento lituano. “Non possiamo aspettare – ha detto – Abbiamo bisogno di decisioni forti e l’Ue deve prenderle adesso. Deve sanzionare il petrolio e tutte le banche russe. Ogni Paese Ue fissi i termini entro i quali rifiuterà o limiterà le fonti energetiche russe come il gas”.

ORE 13.02 – “Abbiamo visto gli articoli riguardo il presunto uso di sostanze chimiche da parte delle forze armate russe a Mariupol, dopo che i soldati ucraini hanno mostrato segni di avvelenamento chimico. Seguiamo la situazione con attenzione”. Lo dice la portavoce del Seae Nabila Massrali, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. “L’uso di armi chimiche, incluso l’uso di sostanze tossiche come armi – continua Massrali – viola la convenzione sulle armi chimiche, della quale la Russia è parte. E’ anche un crimine di guerra e una grave violazione del diritto internazionale umanitario, che esacerba le sofferenze dei civili”.

ORE 12.57 – In alcune zone dell’Ucraina per gli abitanti è difficile se non impossibile accedere ai servizi sanitari, perché si trovano o in luoghi in cui si combatte oppure in territori ora controllati dalla Russia. A fare il punto su questa situazione è l’ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, in una nota in cui viene riportato un resoconto del portavoce Bhanu Bhatnagar, che parla da Leopoli. In Ucraina “circa 300 strutture sanitarie si trovano in aree di conflitto e 1.000 strutture sanitarie si trovano in aree dove il controllo è cambiato – spiega – il che rende il sistema sanitario vulnerabile a danni infrastrutturali e gravi interruzioni dei servizi critici. Ciò significa che in alcune aree c’è un accesso limitato o nullo a medicinali, strutture sanitarie e operatori sanitari”.

ORE 12.45 – Dall’Iraq, “con l’aiuto di reti di contrabbando di armi iraniane”, munizioni e materiale militare per la Russia, per la sua offensiva militare in Ucraina. Mosca costretta a fare affidamento all’Iran, suo alleato militare in Siria, dopo le nuove sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. A scriverlo è il Guardian che cita fonti delle milizie irachene sostenute dall’Iran e servizi d’intelligence della regione.
ORE 12.39 – Dal 24 febbraio, inizio del conflitto in Ucraina, a ieri 11 aprile l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha verificato e confermato “108 attacchi all’assistenza sanitaria” nel Paese, che hanno colpito “strutture sanitarie, personale, trasporti, forniture e magazzini. Almeno 73 persone sono morte e 51 sono rimaste ferite”. Questo il bilancio aggiornato diffuso dall’Oms Europa oggi in una nota.

ORE 12.38 – I servizi speciali russi pianificano di effettuare attacchi terroristici sul territorio della Russia per iniettare nella popolazione un’isteria anti-ucraina. Lo riferisce Ukrinform, citando la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo cui “i servizi speciali russi stanno pianificando una serie di attacchi terroristici per far saltare in aria case, ospedali e scuole negli insediamenti russi”.

ORE 12.37 – Il Chernihiv Medical Center of Modern Oncology riprenderà i lavori a partire da domani. Dalle 10 alle 14 gli specialisti del centro consulteranno i pazienti e forniranno un trattamento antitumorale parziale. Lo rendono noto i media locali.

ORE 12.27 – La commissaria europea per l’Energia Kadri Simson ha chiesto ai Paesi dell’Opec di agire in modo “responsabile”, esaminando la “capacità di aumentare le consegne” di petrolio e gas sui mercati internazionali, “in particolare laddove la produzione non è alla massima capacità”. Lo comunica la Commissione, dopo l’incontro Ue-Opec tenutosi ieri a Vienna, copresieduto del segretario generale dell’Opec, Mohammad Sanusi Barkindo

ORE 12.16 – Vladimir Putin si dice “convinto” che Mosca riuscirà a “raggiungere gli obiettivi” che la Russia si è prefissata in Ucraina, “senza dubbio”. “Sarà così. Non ci sono dubbi”, ha affermato durante una visita ad una base spaziale, definendo “gli obiettivi” russi, “comprensibili e nobili”. Putin ha quindi fatto presente che in occasione del suo primo discorso sull’invasione dell’Ucraina aveva indicato come obiettivo quello di “aiutare la gente del Donbass”.

ORE 11.51 – “E’ un momento speciale per la discussione sullo Stato di diritto. In questo momento difficile, con una guerra tra Russia e Ucraina”, in Europa “dobbiamo mostrare solidarietà e unità, focalizzandoci su temi che ci uniscono, invece che su quelli che ci uniscono”. Lo dice la ministra della Giustizia ungherese Judith Varga, a margine del Consiglio Affari Generali a Lussemburgo.

ORE 11.44 – Cani, gatti, galline, cavalli, ma anche cammelli e struzzi. Sono centinaia gli animali che dall’inizio della guerra in Ucraina sono stati salvati dai volontari dell’associazione UAnimals. “Due giorni fa abbiamo evacuato tre leoni dal parco ecologico di Kharkiv. Adesso si trovano a Kiev, ma presto li trasporteremo a Ponzan, in Polonia”, racconta all’Adnkronos Olga Chevhaniuk, una delle fondatrici dell’associazione animalista, impegnata dal 2016 nella difesa degli animali, attraverso la promozione di leggi contro l’abuso, in particolare per vietare l’attività dei circhi e l’utilizzo di pellicce naturali.

ORE 11.25 – Una colonna di mezzi militari russi sarebbe diretta in Donbass. Un video geolocalizzato dalla Cnn, diffuso ieri sui social media, mostra una colonna di veicoli russi nei pressi di Matveyev Kurgan, nella regione russa di Rostov, con i mezzi che ‘puntano’ verso nordovest, in direzione del Donbass. “Dal mio punto di vista questa grande offensiva” nell’Ucraina orientale “è già iniziata”, diceva ieri Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, denunciando come i russi ammassino forze nella regione.

ORE 11.15 – Sono ad oggi più di 91mila i profughi ucraini ospitati sul territorio nazionale di cui oltre 33mila minori per la gran parte accompagnati. Di questi il 50% sono donne, il 40% minori e il restante 10% uomini over 60. Il dato è stato reso noto dal capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a Torino per partecipare a un incontro con la Regione Piemonte proprio per fare il punto sull’emergenza profughi.

ORE 11- “Secondo informazioni preliminari, potrebbero aver usato munizioni al fosforo” su Mariupol. Lo ha detto la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, a proposito delle denunce di uso di armi chimiche da parte delle forze russe, su cui Kiev sta indagando.

ORE 10.31 – Un drone russo avrebbe sganciato ieri a tarda sera un sostanza tossica, “probabilmente chimica”, su Mariupol. Lo ha denunciato la deputata ucraina Ivanna Klympush, presidente della commissione parlamentare per l’Integrazione dell’Ucraina nella Ue, secondo cui l’attacco è avvenuto ieri intorno alle 22.

ORE 10.21 – Il governo di Londra sconsiglia ai suoi cittadini qualunque viaggio in Russia a causa della mancanza di voli per rientrare in patria e della ‘volatilità’ dell’economia russa. In un aggiornamento dei consigli di viaggio per il paese, il Ministero degli Esteri britannico raccomanda – nel caso in cui la presenza in Russia “non sia essenziale” – di “considerare fortemente la partenza” utilizzando voli commerciali. Per quanto riguarda l’economia, il ministero degli Esteri britannico ricorda che il valore del rublo “è notevolmente diminuito” negli ultimi giorni, quindi sono molte le persone che cercano di ritirare i propri risparmi dalle banche russe. Qualsiasi importo di valuta russa di cui si sia in possesso può pertanto diminuire di valore nei prossimi giorni. MasterCard e Visa hanno inoltre annunciato la sospensione delle operazioni in Russia. Ciò significa che le carte MasterCard e Visa emesse al di fuori del paese non funzioneranno presso i commercianti o gli sportelli automatici russi.

ORE 10-10 – Le forze separatiste filorusse a Donetsk hanno negato l’uso di armi chimiche a Mariupol, come denunciato dal battaglione Azov. Lo riferisce l’agenzia di stampa Interfax.

ORE 9.45 – Il Giappone ha imposto nuove sanzioni contro Mosca, congelando i beni di 398 personalità russe, tra cui le figlie di Vladimir Putin e la moglie del ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo. Le nuove sanzioni arrivano dopo che venerdì scorso il premier Fumio Kishida aveva annunciato un piano per ridurre le importazioni di carbone dalla Russia, con l’obiettivo di bloccarle completamente.

ORE 9.36 – Sono 19.600 i militari morti in combattimento dall’inizio della guerra in Ucraina. A dichiararlo su Facebook è stato l’esercito di Kiev: secondo lo stato maggiore, le forze armate ucraine hanno inoltre distrutto 157 aerei russi, 732 tank, 1946 mezzi blindati. La stessa fonte parla di 140 elicotteri distrutti, sette imbarcazioni, 76 cisterne di combustibile e 124 droni.

ORE 9.20 – “Le nazioni che commerciano prodotti sotto embargo con la Federazione Russa permettendole di aggirare le sanzioni economiche imposte dall’Unione Europea, Regno Unito, Usa ed altre nazioni Ocse a seguito dell’invasione dell’Ucraina, subiranno, entro sei mesi, un declassamento del loro Country Rating da uno a due notch in base ai singoli casi. Questa misura può contribuire all’indebolimento di alcuni Corporate Ser”. E’ quanto ha stabilito l’agenzia indipendente Standard Ethics, nel pubblicare il suo Provvedimento 2 della ‘Security Segregation Impact Notice’ messo in atto dopo il declassamento del Country Standard Ethics Rating (Ser) della Federazione Russa a ‘F’ il 24 febbraio scorso.

ORE 8.53 – Le autorità ucraine hanno annunciato che è stata concordata l’apertura per oggi di un totale di nove corridoi umanitari attraverso i quali verrà garantita l’evacuazione dei civili in varie parti del paese. Il vicepremier ucraino, Irina Vereshchuk, ha spiegato in dettaglio su Telegram che i civili potranno viaggiare a Zaporizhia da Mariupol – con il proprio mezzo di trasporto- e anche da Berdiansk, Tokmak ed Energodar. Sarà possibile inoltre raggiungere Bakhmut in provenienza da Severodonetsk, Lisichansk, Popasna, Hirske e Rubizhne.

ORE 8.26 – Circa due terzi di tutti i bambini ucraini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case nelle sei settimane trascorse dall’invasione russa. La denuncia parte dall’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia. L’Onu ha inoltre constatato la morte di 142 minori, una cifra, sottolinea, sicuramente inferiore a quella reale.

ORE 8.21 – Anche Nokia lascia il mercato russo. La multinazionale finlandese, attraverso una nota, ha annunciato di aver preso la decisione in quanto “la priorità per l’azienda continua ad essere la sicurezza e il benessere dei propri dipendenti”. Come si legge nel comunicato ufficiale, il gruppo ricorda come “sia stato chiaro che, fin dai primi giorni dell’invasione dell’Ucraina, non sarebbe stato possibile continuare con la presenza in Russia. Nelle ultime settimane – spiega Nokia – abbiamo sospeso le consegne nel Paese, interrotte le nuove attività e spostate quelle poche di ricerca e sviluppo sul territorio fuori dai confini russi”.

ORE 8.11 – Nelle prossime due o tre settimane gli scontri aumenteranno di intensità nella parte orientale dell’Ucraina, regione dove la Russia continua al momento a concentrare i propri sforzi. A confermarlo è il ministero della Difesa britannico citando l’ultimo rapporto dell’intelligence del paese. Nel documento si parla di attacchi russi vicino Donetsk e Luhansk, e di ulteriori scontri intorno alle città di Kherson e Mykolaiv. I russi stanno inoltre premendo in direzione di Kramatorsk. Il ministero della Difesa fa infine presente che le forze russe continuano a spostarsi attraverso la Bielorussia nel quadro del loro ridispiegamento nella parte orientale dell’Ucraina.

ORE 8.04 – Il Regno Unito “sta lavorando urgentemente” per verificare le notizie, per ora non confermate, secondo cui la Russia avrebbe utilizzato agenti chimici nell’attacco contro Mariupol. Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss, secondo cui, se venisse confermato, si tratterebbe di una “brutale escalation” della guerra. Su twitter, la responsabile della diplomazia di Londra ha scritto: “Stiamo lavorando urgentemente con i partner per verificare i dettagli. Ogni uso di questo tipo di armi sarebbe una brutale escalation in questo conflitto e riterremo responsabile Putin ed il suo regime”.

ORE 7.44 – Sono almeno 5.800 i casi di crimini di guerra russi su cui sta indagando l’ufficio del procuratore generale di Kiev. Lo ha rivelato alla Cnn la stessa procuratrice, Iryna Venediktova, secondo cui al momento sono stati individuati circa 500 sospetti: “Vogliamo perseguire questi criminali di guerra nei tribunali ucraini”.

ORE 7.30 – “Gli occupanti hanno lasciato mine dappertutto. Nelle case che hanno confiscato, nelle strade, nei campi. Hanno minato le proprietà della gente, le auto, le porte”. Lo ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in nuovo video diffuso nella notte, parlando di “decine se non centinaia di migliaia” di munizioni pericolose lasciate dai russi nella loro ritirata dal nord del Paese.

ORE 7.14 – Gli Stati Uniti non confermano per ora le denunce di un possibile uso di armi chimiche da parte dei russi a Mariupol, il porto sul mar d’Azov, sotto assedio da oltre un mese. “Siamo al corrente di notizie che circolano sui social media secondo cui le forze russe hanno dispiegato una potenziale arma chimica a Mariupol. Non possiamo confermarlo al momento ma continuiamo a monitorare la situazione da vicino”, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. “Se fossero vere, queste notizie sarebbero profondamente preoccupanti – ha sottolineato ancora Kirby – e riflettono le preoccupazioni che abbiamo sul potenziale uso da parte russa di una varietà di ‘agenti antisommossa’, tra cui gas lacrimogeni mischiati ad agenti chimici, in Ucraina”.

ORE 7.09 – Volodymyr Zelensky non esclude che la Russia possa ricorrere all’uso di armi chimiche nella “nuova fase di terrore” minacciata contro l’Ucraina. In un video diffuso nella notte, il presidente ha detto: “Gli occupanti hanno rilasciato una nuova dichiarazione, che testimonia la loro preparazione per una nuova fase di terrore contro l’Ucraina e i nostri difensori”. “Uno dei portavoce degli occupanti ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro Mariupol – ha affermato Zelensky – Prendiamo questa dichiarazione molto seriamente”.

ORE 7 – Volodymyr Zelensky torna a chiedere l’invio di armi, tanto più necessarie per liberare Mariupol dall’assedio russo, sottolineando la responsabilità nella morte di migliaia di civili ucraini di chi le tiene nei propri arsenali. In un video diffuso nella notte, il presidente ucraino ha detto: “Se avessimo caccia e veicoli blindati pesanti a sufficienza, l’artiglieria necessaria, ce la potremmo fare. Sono sicuro che avremo quasi tutto quello che ci serve. Ma non si perde solo tempo, si perdono anche le vite degli ucraini, vite che non torneranno più indietro”. Quindi la stoccata: “C’è anche la responsabilità di continua a tenere le armi di cui l’Ucraina ha bisogno negli arsenali. Una responsabilità che resterà per sempre nella storia”.

(AdnKronos)

 

 

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Nicoletta Toselli
Author: Nicoletta Toselli
Biografia:
Giornalista pubblicista. Nata a Milano, vivo in Calabria da molti anni. Redazione La voce del Savuto - La voce agli Italiani. Radio Movida. Delegata comunicazione Riviera dei Cedri Unpli Cs - Cif Cs. Ufficio stampa e comunicazione del "Il Clubbino" Ex "Radio1one" radio e testata giornalistica. "Il Casinista" e "Le5news" di Astolfo Perrongelli; "Progetto Mercurion" con lo scrittore Giovanni Russo, casa editrice Ferrari. "MimmoAbramoNotizie" del giornalista Mimmo Abramo e il suo libro "Francesco il mio amico terra e cielo". Digital marketing, social media manager, organizzazione e comunicazione eventi. Seguo la startup "Sposiamoci in Calabria" di Agnese Ferraro e il musicista/pianista Mattia Salemme, oltre a varie collaborazioni come giurata a concorsi letterari e di poesia; opinionista in vari programmi radio e tv locali. Attualmente redazione gruppo Azzurra, testata giornalistica, radio e tv. Graphic design.
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