di Patrizia Macario

Una percentuale pari al 15% della popolazione mondiale è diversa dal restante 85%. Le differenze sembrano sostanziali in quanto riguardano il fisico, la mente e persino la spiritualità dell’individuo. Questi individui hanno tutti gruppo sanguigno 0 RH (-) ovvero gruppo sanguigno unico. 

L’origine del gruppo sanguigno 0 RH Negativo (-) è un argomento affascinante e controverso allo stesso tempo, quindi, non proprio facile da trattare, tenuto anche conto dello scetticismo generale verso le tesi a sostegno delle varie teorie che cercano di fornire una risposta.
Ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino ma quando l’obiettivo di una ricerca è la verità ogni elemento, anche il più insignificante deve essere analizzato, anche quando si tratti di una semplice coincidenza.
La ricostruzione teorica dell’evento che è alla base dell’origine del gruppo 0 RH( ) che mi piace trattare in queste quattro righe, seppure anch’essa con evidenti carenze di elementi chiave che possano confermare alcune delle ipotesi che la supportano, tratta l’argomento partendo da dati reali inconfutabili che vanno a creare la grande curiosità sull’evento, anche se più che di curiosità, potremmo parlare di bisogno di verità assoluta, da sempre obiettivo del pensiero umano.
Partiamo dal dato che una percentuale pari al 15% della popolazione mondiale è diversa dal restante 85%. Le differenze sembrano sostanziali in quanto riguardano il fisico, la mente e persino la spiritualità dell’individuo.
Questi individui hanno tutti gruppo sanguigno 0 RH (-) ovvero gruppo sanguigno unico.
Perché unico? Ebbene, il sangue di questi individui è privo dell’antigene RHESUS che caratterizza l’85% della popolazione mondiale e che rappresenta il diretto gruppo discendente che accomuna l’uomo alla scimmia (specie dotata anch’essa di questo antigene).
Quindi possiamo affermare che per almeno il 15% della popolazione mondiale la teoria di Darwin sull’Evoluzione della specie, non vale.
Breve parentesi: questo articolo non vuole assolutamente mettere in dubbio le convinzioni e le credenze di ognuno di noi ma semplicemente porre l’attenzione su una delle ricostruzioni teoriche sull’origine di quello che rimane un mistero ancora irrisolto, il gruppo 0 RH Negativo.
Quindi parliamo di questa ipotesi un po’ fantascientifica, partendo dall’Homo Erectus abitante del pianeta Terra 1,5 milioni di anni fa.
Tutto sarebbe partito dall’invasione della terra da parte di una specie”Aliena” proveniente da NIBIRU, un pianeta del sistema solare a rischio estinzione a causa dell’eccessiva esposizione solare, dalla quale si proteggevano “a scudo” con un metallo di cui il nostro pianeta Terra è ricco, ORO.
Giunti sulla Terra, che per questi Alieni rappresentava un giacimento vitale, il problema principale fu come estrarre questo oro. La soluzione la trovarono nell’Homo Erectus che sottomisero facilmente al loro potere, essendo dotati di tecnologie e intelligenza superiori, schiavizzandolo per i loro bisogni. Le difficoltà di controllo di questa specie terrestre, indusse gli alieni ad intervenire geneticamente sperimentando prima ed iniettando poi, un sangue diverso da quello di cui era dotato l’Homo Erectus, un sangue che intervenendo sull’assetto genetico lo modificava, rendendo H.E. docile e ammaestrabile.
Questa teoria, oggi viene osteggiata o ancora peggio ignorata, senza tenere conto che segni evidenti di questa manipolazione genetica (Aliena o no che dir si voglia), si ritrovano secoli e secoli dopo l’Homo Erectus, sull’antico Uomo di Cro-Magnon risalente a 40.000 anni fa e sulla popolazione basca di Spagna e Francia, luoghi in cui la popolazione con alto tasso di percentuale RH negativa veniva studiata con esperimenti, test e investigazioni di ogni genere, in ambito genetico e riproduttivo.
Prima della scoperta, nel 1900 dei gruppi sanguigni, il tema sangue era poco compreso con conseguenze a volte tragiche.
Fu durante la guerra civile americana, nel 1861/65 quando almeno 600.000 persone persero la vita, che nacque la necessita di fare trasfusioni di sangue per cercare di salvare le vite dei soldati feriti. I medici militari non ebbero altre opzioni se non quella di iniettare sangue di individui sani e robusti nelle vene dei feriti per cercare di salvare le loro vite. In alcuni casi tutto funzionava alla perfezione, ma in altre occasioni invece, si otteneva esattamente l’effetto opposto, dopo la trasfusione il paziente moriva. Una roulette russa insomma.
Le ragioni di questa differenza di reazione dei pazienti alle trasfusioni di sangue, erano ovviamente sconosciute e quindi le trasfusioni divennero l’ultima risorsa per cercare di salvare una vita umana visto i rischi che comportava.
Solo nel XX secolo, era l’anno 1900, il biologo austriaco Karl Landsteiner avrebbe scoperto i gruppi sanguigni A, B e 0, che gli valse il premio nobel per la medicina nel 1930. Successivamente due colleghi di Landsteiner avrebbero scoperto il gruppo AB e lo stesso Landsteiner avrebbe aggiunto ai suoi meriti la scoperta del fattore Rh (e fu anche il primo ad identificare nel 1908, il virus della poliomelite). Un grande scienziato dunque, che passo alla storia per aver cambiato la storia della medicina.
Inutile dire che la sua scoperta fu straordinaria in quanto mise in luce il fatto che il siero sanguigno, ovvero, la porzione liquida che comprende le cellule ematiche, non è identica in tutti gli esseri umani, dimostrando così che il sangue non è tutto uguale, da questa scoperta ci si rese conto delle varie incompatibilità che portarono alla morte nelle trasfusioni del passato.
Ci vollero comunque quarant’anni per scoprire dopo vari esperimenti sulle scimmie, precisamente sui macachi rehesus, compatibili al 93 per cento con l’essere umano e proprio per questo usati come modello per innumerevoli test genetici.
Landsteiner cominciò a iniettare il sangue dei macachi in altri animali con il solo risultato di ottenere dei coaguli che però porto alla scoperta di un antigene o comunemente detto proteina, fino ad allora completamente sconosciuto alla comunità scientifica. Tutto questo non tantissimo tempo fa nel 1940 probabilmente periodo dei genitori di molti di noi.
Si scoprì così l’antigene che venne appunto chiamato RH direttamente dal nome RHESUS a cui faceva riferimento e cioè i macachi. Ma la cosa incredibile è che alcuni individui e non un numero esiguo, circa il 33 per cento, era sprovvisto di questo fattore e da qui la scoperta degli RH NEGATIVI.
I gruppi sanguigni vennero denominati in A B AB e 0 quindi 4 gruppi. Ci si rese conto che nel gruppo 0 mancava l’antigene, inoltre si comprese che si trattava di un sangue universale, ma non compatibile con altri gruppi, ovvero, il donatore con gruppo RH NEGATIVO poteva donare il suo sangue a tutti (individui con gruppo A, B, AB, 0 RH + e -) ma poteva ricevere solo sangue del gruppo Rh negativo, quindi poteva ricevere solo sangue da un donatore con lo stesso gruppo sanguigno.
La mancanza dell’antigene, ovvero la non conoscenza, non comporto solo problemi per le trasfusioni, ma fu anche la causa di molti aborti spontanei. Ma di questo vi parlerò in un altro articolo specifico sul gruppo 0 rh negativo e le sue caratteristiche.
Parlare di una mutazione aliena, quindi, non è una teoria che possiamo sostenere alla leggera, potremmo altresì pensare a una mutazione, così come coloro che hanno la pelle chiara o scura, i capelli biondi o neri, queste mutazioni sono dovute a un pigmento ben determinato la melanina, quindi non possiamo escludere che anche il fattore sanguigno possa aver subito una mutazione genetica spontanea di adattamento a fattori ambientali esterni e quindi non necessariamente indotta da un intervento alieno.
Continuando le mie ricerche storiche mi imbatto in quelli che dovrebbero essere gli RH regnanti ovvero: baschi spagnoli e francesi. A loro ancora oggi è fortemente legata la “leggenda” che li porta ad essere il risultato di una manipolazione genetica della razza umana compiuta appunto da potenti extraterrestri evoluti e che RH regnati abbiano fatto parte di un progetto segreto. Le loro origini risalirebbero a circa 2,6 milioni di anni prima di Cristo, epoca paleolitica fino al 10.000 a.c. L’argomento, di certo, molto affascinante mi porterebbe a scrivere non un articolo, ma un intero libro, quindi mi fermo qui, augurandomi che qualcuno di voi decida di approfondire questa affascinante teoria.


Le caratteristiche fisiche dei baschi, corporatura muscolosa, ampie spalle, braccia massicce e forti ci riporta ai Cro-Magnon con caratteristiche simili agli stessi baschi e allora la domanda nasce spontanea: anche i Cro-Magnon erano rh negativi? Quasi sicuramente si.
Ciò si evidenzia dal fatto che ancora oggi nelle aree dove si rileva il maggior numero di soggetti rh negativo (Canarie e le montagne dell’Atlante-Marocco) gli uomini Cro-magnon proliferarono. Tutto questo da scoperte effettuate da studiosi che fecero risalire questo popolo intorno a 30.000 anni fa questo naturalmente ci porta a pensare che la modificazione genetica di cui sopra avvenne proprio con loro. Un approfondimento in merito a questa antica popolazione vale la pena di farlo, esso è veramente un mondo affascinante per risalire all’evoluzione dell’uomo, considerando che a detta degli studiosi, furono proprio loro gli artefici della scomparsa dell’uomo di Neanderthal e questo a scopo di preservare la specie “Aliena”.
Esistono a questo proposito numerose leggende che ci portano a riflettere su come avvenne l’estinzione sulla terra di alcune specie animali (dinosauri e altre specie). Queste ci riportano al cosi detto spirito di conservazione che potrebbero aver avuto gli extraterrestri per salvare il loro numero crescente di rh negativi, andando a manipolare con un virus letale le altre razze e creando così la loro estinzione.
Ora se dobbiamo rapportarci alle leggende, con poche basi pratiche ma molto teoriche, la storia ci indirizza inevitabilmente verso un gruppo leggendario di potenti entità conosciute con il nome di Annunaki, nel cuore delle antiche culture mesopotamiche (sumeri, assiri e babilonesi).
Si dice che, prima che un gigantesco diluvio devastasse la terra e uccidesse milioni di persone, una potente razza di esseri leggendari discese sulla terra dal cielo, giganti alti dai 2,5 ai 3 metri, rettili bipedi, che avevano il potere di cambiare forma. Questa storia ancora oggi appartiene alle credenze e alle tradizioni dei sumeri. Ma chi erano in realtà gli Annunaki, insegnanti, giudici, esperti in tecnologia, specie di Dei, non venerati in senso religioso, ma per la loro superiorità intellettiva? la cui collocazione, appunto, come anticipato all’inizio, era sul pianeta NIBIRU? Quindi, ritorniamo all’inizio, dove saremmo stati invasi da un popolo alieno a rischio estinzione.
Niburu è un pianeta che si avvicina alla terra ogni 3600 anni e ogni volta in maniera pericolosa provocando danni considerevoli. I motivi per i quali gli Annunaki scelsero la terra furono: la ricerca dell’oro, elemento fondamentale per salvare il loro pianeta e allungare la loro esistenza. A questa ulteriore informazione ci si è collegati nel tempo con la famosa pietra filosofale e la bianca polvere d’oro che secondo le loro teorie sarebbe stato il veicolo della “luce della vita” cioè la formula dell’immortalità e poteri soprannaturali…Higlander insomma per capirci.
Ma anche la Bibbia cita di vite straordinariamente lunghe, Matusalemme e il suo nipote Noè vissero infatti, quasi 1000 anni. Che gli sia stata data la bianca polvere d’oro da generosi Annunaki?
Un passo della Bibbia Giovanni 6:50-51, riporta: “questo è il pane che discende dal cielo perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo disceso dal cielo, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Ecco, tutto questo ci fa pensare che nella sovrapposizione tra scienza e religione gli Annunaki avessero bisogno di questa polvere d’oro per sopravvivere più a lungo di ogni altra specie, mentre gli umani facendo forza sulla fede si accontentarono di quello che poi divenne il tempo dovuto, che all’epoca era di circa 120 anni.
La storia sarebbe ancora molto lunga per arrivare fino ai giorni nostri e agli esperimenti, dalla nascita dell’uomo a quella della donna tramite una sua costola, dalle discendenze ai rapimenti alieni oggi testimoniati da alcune persone, passando poi alle sperimentazioni della Nasa su soggetti ritenuti appetibili per le loro ricerche della verità assoluta e delle manipolazioni genetiche per la creazione dell’essere perfetto.
Un dato su tutti e non a caso, voglio riportarvelo: la più alta percentuale di RH negativi si riscontra in personaggi importanti della storia e dell’attualità, soprattutto nelle monarchie. La famiglia reale britannica per esempio, con la regina Elisabetta in testa che è di sangue 0 RH negativo e dall’alto dei suoi 92 anni suonati gode tutt’oggi di ottima salute.
Potrei parlarvi di questo argomento per giorni e, in ogni caso, non ne verremmo a capo, ognuno ha la sua teoria, la sua fede, le sue credenze, i suoi punti di riferimento. Una cosa però è certa la curiosità non vuol dire modificare il proprio punto di vista, ma semplicemente dare una visione più ampia a ciò che oggi la scienza ancora non riesce a spiegare in maniera certa e tangibile.
Se siete riusciti ad arrivare fino in fondo a quest’articolo, meritate di essere puniti e quindi vi comunico che ne seguirà un altro, a breve, sulle caratteristiche del gruppo O RH negativo e gli eventuali nessi tra alcune patologie fisiche ed emotive.
Per ora ciò che posso dirvi e che io più che aliena mi sento felice che il mio gruppo sanguigno possa dare un goccio di vita a tutti nessuno escluso

 

Info Autore
Patrizia Macario
Author: Patrizia Macario
Biografia:
Sono nata e vivo a Torino e ho ereditato, dai miei genitori meridionali, l’entusiasmo e il calore del sud. Ho lavorato dai 16 ai 30 anni presso la redazione del Giornale Nuovo di Milano, in seguito, ho deciso di fare la casalinga-mamma. Ho riaperto il cassetto dei sogni 5 anni fa e mi sono dedicata alla composizione di testi poetici. Le mie poesie sono confluite nel mio primo libro-saggio sull’amore Empatia del Cuore. Successivamente ho pubblicato Le favole della vita, una raccolta di racconti per bambini dai 3 ai 7 anni. Queste esperienze positive mi hanno spinta a pubblicare la mia autobiografia Io convivo con un lupu’s, un testo di narrativa medica nel quale ho raccontato la convivenza con una patologia importante, il Lupus eritematoso sistemico. Questo libro ha avuto il pregio di sostenermi nella mia campagna informativa per la diffusione della conoscenza delle patologie autoimmuni presso diversi licei d’Italia. Sempre nel campo della narrativa medica, ho curato una raccolta di racconti Ho il les… ma sorrido che include le voci di 37 persone che avevano voglia di comunicare la loro esperienza di vita, pur non essendo scrittrici di professione. A marzo 2021 ho pubblicato un saggio da titolo Il Coraggio di Ricominciare, si tratta di un inno alla resilienza e alla forza. Pluripremiata in diversi concorsi nazionali e internazionali sia per la poesia che per la prosa ho ricevuto la dignità di stampa per alcuni miei testi. Il mio obiettivo è trasmettere le emozioni attraverso le parole. Gestisco un blog personale, soulproject.blog dove posto articoli medico-emozionali o di costume.
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