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di Laura Vargiu

Sono pari a tre milioni di euro le risorse stanziate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (n. 172) il 20 luglio scorso. Con esso si provvede a stabilire i criteri per la ripartizione di tale ammontare per il «Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza».

Come recita il comma 2 dell’articolo 1, tale importo viene messo a disposizione al fine di “contenere i gravi effetti economici derivanti dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, in particolare per quanto concerne le donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché di favorire, attraverso l'indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà”. 

Le risorse finanziarie, trasferite all’Inps dal Dipartimento per le pari opportunità, verranno assegnate alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano (si va dai circa 6 mila euro per la Valle d’Aosta agli oltre 490 mila euro per la Lombardia) sulla base delle rispettive quote. Potranno beneficiarne le donne residenti nei comuni del territorio nazionale e appartenenti alla fascia d’età compresa tra i diciotto e i sessantasette anni. Il “reddito di libertà”, nella misura massima di 400 euro mensili per un totale di dodici mensilità, verrà riconosciuto, come specifica l’articolo 3 del decreto, “alle donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia”; il nuovo sussidio non risulterà incompatibile con altre forme di sostegno già esistenti, come per esempio il reddito di cittadinanza.

Sarà l’Istituto di Previdenza Sociale a erogare il contributo e, in presenza di accertate motivazioni, provvedere alla sua eventuale revoca. Le donne interessate potranno fare domanda presentando all’Inps un’autocertificazione (modello predisposto dallo stesso Istituto), unita alle dichiarazioni rilasciate dal centro antiviolenza e dal servizio sociale professionale di riferimento che attestino, rispettivamente, il percorso di emancipazione intrapreso e l’effettivo stato di bisogno di coloro che richiederanno il contributo.

In attesa di istruzioni specifiche sul sito dell’Inps, è possibile prendere visione del testo integrale del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/07/20/21°04402/sg 

 

 

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Info Autore
Laura Vargiu
Author: Laura Vargiu
Biografia:
Laura Vargiu è nata a Iglesias, in Sardegna, nel 1976. Laureata in Scienze Politiche, con indirizzo politico-internazionale, presso l’Università degli Studi di Cagliari, è presente con poesie e racconti in diverse raccolte antologiche nazionali. Vincitrice, per la sezione poesia singola, del Premio Letterario “La Mole” di Torino nel 2013 e del Concorso Internazionale “Invito alla poesia” di Trieste nel 2020, ha all’attivo alcune pubblicazioni di poesia e prosa. Fa parte della redazione della rivista di poesia e critica letteraria “Euterpe” (rubrica di recensioni) e della giuria di alcuni concorsi letterari. Attualmente, si divide tra la provincia di Cagliari e quella di di Pavia.
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