È l’ora di sbattere in faccia la realtà, caro ministro Zohar — o ministro della propaganda, fate voi — e smascherare l’arroganza senza limiti di chi lancia accuse dal pulpito del delirio
di Massimo Reina
“Feccia siete voi”. Ha scritto davvero così. Nero su bianco. In un tweet delirante degno dei peggiori deliri suprematisti, Miki Zohar, ministro della Cultura (!) israeliano, ha dichiarato:
“Il malvagio regime iraniano ha oltrepassato ogni limite morale. Solo la feccia della terra lancia missili contro bambini ricoverati e anziani nei loro letti.”
Letto una volta sembra una battuta da Borat. Alla seconda viene il sospetto che l'account sia stato hackerato. Alla terza, purtroppo, ci si accorge che Zohar parla sul serio, e che questa frase folle l'ha detta davvero. Non uno scivolone da talk show, ma una dichiarazione pubblica, lucida, rivendicata. Ed è proprio questa lucidità a renderla ancora più indecente.
Perché a pronunciarla è un ministro dello stesso governo che, solo pochi giorni fa, ha colpito per primo e senza provocazione l’Iran, uccidendo nel sonno decine di civili, tra cui donne e bambini, in un attacco notturno condotto con droni e aerei da guerra. Il tutto senza uno straccio di dichiarazione formale di guerra. Senza una risoluzione ONU. Senza uno straccio di vergogna.
È lo stesso governo che da mesi sta trasformando Gaza in un cimitero a cielo aperto, mietendo decine di migliaia di vittime civili. Secondo la Gaza Health Ministry, già oltre 55.000 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio dell’offensiva, di cui la metà – più di 27.500 – sono donne e bambini . L’ONU riferisce oltre 1.200 bambini uccisi in violazioni “incontrollate” contro i minori.
Un’intera generazione annientata con bombe al fosforo, raid su scuole, ospedali, panifici, tendopoli. Eppure, secondo il ministro Zohar, la "feccia della terra" sarebbe... chi? L’Iran? I bambini sciiti? I civili che vivono nei dintorni di Fordow? Siamo davvero al delirio.
Ma non si tratta solo di parole. È la spia luminosa e tragica di un’élite politica che ha perso qualsiasi contatto con la realtà, e forse anche con l’umanità. Una cricca di fanatici messianici che si sente investita da Dio del diritto di giudicare, bombardare, cancellare. E chi osa resistere o rispondere, fosse anche un Paese sovrano come l’Iran, viene dipinto come "feccia". Come "subumano".
Non è una novità. Ce lo ricordava Joseph Goebbels, il genio oscuro della propaganda nazista: “Ripeti una bugia cento, mille, un milione di volte, e diventerà verità.” Ecco, l’intero governo Netanyahu sembra aver fatto proprio questo principio, adattandolo alla narrativa sionista più tossica e revisionista. Hanno trasformato la verità dei massacri in una sceneggiatura rovesciata: gli occupati diventano aggressori, gli invasori diventano vittime, e chi si difende viene chiamato “terrorista”.
Ma la realtà, quella vera – che si vede nei video dei reporter coraggiosi, nei TG internazionali non allineati, nelle dichiarazioni raccapriccianti dei coloni e dei politici israeliani – è un’altra. È la realtà di un’ideologia suprematista secondo cui i palestinesi, i musulmani, gli sciiti, non sono umani. Sono “nullità”, come ha detto più volte qualcuno in Knesset. Sono “bestie”, “animali”, “vite indegne”, parole realmente pronunciate da membri del governo e coloni armati.
È questa la vera feccia, ministro Zohar. Quella che crede di poter sterminare, occupare, distruggere e al tempo stesso insegnare all’universo la morale.
La feccia non è chi piange i suoi morti sotto le bombe.
La feccia è chi bombarda e ride.
Chi spara e poi si indigna se qualcuno prova a difendersi.
Il Medio Oriente brucia. La memoria storica – quella autentica – è ferita a morte. Ma voi, invece di curarla, continuate a infierire con le parole, con le bombe, con l’arroganza dei padroni impuniti.
Finché qualcuno, prima o poi, non si sveglierà. E vi chiederà conto di tutto.